Le perturbazioni che interessano l’Italia da alcune settimane stanno creando una situazione non certamente favorevole alle colture di frumento in tutta la penisola.
Le colture sembrano soffrire la troppa acqua e le temperature non proprio primaverili di questo periodo, e le piante presentano in molti comprensori un aspetto esile, debole, filato.

Ciò è conseguenza di diversi fattori quali la mancanza di sole e dei raggi ultravioletti, e certamente anche la ridotta disponibilità di azoto nel terreno. Infatti le frequenti abbondanti piogge hanno certamente dilavato l’azoto azoto distribuito con le concimazioni di fine inverno ed ora le piante non trovano nella zona esplorata dalle radici quella disponibilità di elementi nutritivi necessari per un armonico sviluppo.
Si consideri inoltre che la elevata umidità ambientale e del terreno creeranno le condizioni per importanti manifestazioni di malattie, per cui bisognerà porre molta attenzione ai previsti programmi di difesa che potrebbero anche essere aggiornati alla luce della situazione contingente, anticipando alcuni degli interventi fungicidi.
 
In questo contesto ben si inserisce l’impiego del Folur della Tradecorp, formulato liquido di urea purificata da Biureto per trattamenti fogliari, perfettamente selettivo per le colture e compatibile con gli agrofarmaci di comune impiego.
 
Folur contiene il 22% di urea, consigliato alla dose di 20 litri /Ha, viene rapidamente assorbito dalle piante e nel giro di una giornata entra nella fase finale del ciclo dell’azoto nelle foglie per produrre aminoacidi e proteine.
Le esperienze maturate in diversi anni di applicazione in Italia dicono che trattamenti di Folur eseguiti dalla botticella alla fioritura del frumento inducono sensibili incrementi della produzione di granella con importanti miglioramenti dei più importanti parametri qualitativi ( proteine, glutine, peso specifico, W).

In una annata come la attuale in cui la superficie investita a frumento in Italia è molta ridotta per l’anomalo andamento stagionale al momento delle semine, è importante preservare e valorizzare al massimo le potenzialità produttive dei seminativi esistenti.