Questi prodotti sono soggetti a regolamentazione, sia per quanto riguarda la produzione e la commercializzazione (CE/2003/2003 e D.Lgs 217/06) che per quanto riguarda il trasporto (norme internazionali ADR, RID, IMDG) e lo stoccaggio (D.Lgs 238/05). In altri termini, i concimi a base di nitrato ammonico ad elevato titolo di azoto, per poter essere classificati come fertilizzanti, devono rispettare molti parametri chimici e fisici definiti per legge (il contenuto di sostanze organiche, di Rame, di Cloro, il pH, la granulometria, la ritenzione di olio) ed essere sottoposti ad un test di detonabilità presso un laboratorio riconosciuto. Il test deve essere superato affinché il laboratorio rilasci un certificato indispensabile perché il Fabbricante possa immettere il prodotto sul mercato.
Il D.Lgs 217/06, stabilisce che è un reato penale immettere sul mercato tali prodotti sprovvisti di certificato di prova di detonabilità. Una volta certificato che il prodotto rispetta i requisiti di Legge, è necessario che il Fabbricante provveda al confezionamento, allo stoccaggio ed al trasporto, sempre nel rispetto delle Leggi vigenti; questi prodotti sono classificati “comburenti”, vale a dire che, pur non essendo combustibili, se coinvolti in un incendio, alimentano con ulteriore ossigeno l'incendio stesso.
Nel territorio nazionale, è previsto che i concimi a base di AN ad elevato titolo di Azoto possano viaggiare solo se confezionati con imballi omologati idonei al prodotto e debbano essere trasportati con mezzi in specifica ADR, condotti da autisti in possesso di un patentino ADR. Inoltre, si deve considerare che con l'attuale regolamentazione dei trasporti conto terzi (D.Lgs. 286/05), il Fabbricante che utilizzasse mezzi non idonei per trasporti franco partenza renderebbe, a sua insaputa, corresponsabile anche il destinatario che, una volta caricato il mezzo, diventa proprietario della merce e quindi responsabile (per Legge) di alcune irregolarità nel trasporto. Il rischio è elevato per chi froda e per chi acquista un prodotto irregolare; ci sono paesi dell'Est europeo che producono e vendono questi prodotti anche senza certificato di detonabilità. Alcuni risultati delle frodi si sono già visti: sul mercato Francese, dopo lo sbarco di due navi, le Autorità hanno appurato che non era stata superato il test di detonabilità e la merce, già nei magazzini dei vari clienti finali, è stata posta sotto sequestro. Per tutti questi motivi Yara presta la massima attenzione al rispetto di tutte le regolamentazioni vigenti in questo campo.
L'articolo è tratto da Yara News n. 3 - disponibile per il download dal sito Yara.it
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Fonte: Yara