La gestione dei rischi fitosanitari nelle produzioni maidicole è una sfida, soprattutto se si vuole limitare l'utilizzo di fitofarmaci.

I parassiti più dannosi per il mais sono la piralide (Ostrinia nubilalis) e la diabrotica (Diabrotica virgifera). Oltre ai tradizionali trattamenti fitosanitari, per proteggere la coltura dal loro attacco, è possibile utilizzare nuove tecnologie che elaborano strategie preventive: grazie alla raccolta di dati direttamente in campo e alla loro elaborazione in tempo reale, i coltivatori possono avere a disposizione una previsione immediatamente futura sulla diffusione e l'attacco di questi patogeni e, di conseguenza, avere indicazioni sul momento ideale per intervenire con i giusti prodotti fitosanitari.

 

Nel 2024 Lg Seeds Italia ha inserito in commercio il nuovo ibrido di mais Lg 31.662,

caratterizzato da una granella di alta qualità da destinare al settore alimentare per la produzione di polenta e di pre lavorati per processi industriali e, contestualmente, ha proposto anche Trapview nel pacchetto di servizi agronomici da proporre ai coltivatori del nuovo ibrido proprio a supporto della riduzione dei rischi connessi alla produzione in agricoltura.

 

Andrea L. Launeck, direttore di Trapview Italia, afferma: "Siamo onorati che un'azienda così importante del settore abbia riconosciuto il valore della soluzione di monitoraggio Trapview e l'abbia voluta associare a una produzione di alta qualità come il mais 662. Confido che questa operazione avrà successo e mi auguro che ci consenta di estendere la base di utilizzatori della nostra rete proprietaria anche ad altri operatori del settore primario per ridurre l'impatto ambientale delle coltivazioni di mais e non solo dato che Trapview è in grado di monitorare e controllare oltre 60 specie di parassiti”.

 

La novità di Trapview: i dati a portata dell'agricoltore

Si tratta di un sistema per il monitoraggio, e quindi il controllo, soprattutto dei due parassiti più comuni del mais, piralide e diabrotica.

Le trappole Trapview sono in grado di:

  • raccogliere dati relativi alla presenza e all'intensità degli attacchi di questi parassiti e di correlarli a specifiche condizioni ambientali (umidità e temperatura) e meteorologiche;
  • avere l'accesso ai dati in tempo reale, tramite app, permettendo agli operatori di intervenire tempestivamente solo quando, dove necessario e nella maniera giusta utilizzando il prodotto corretto;
  • elaborare analisi predittive sull'evoluzione dell'intensità parassitaria nell'areale nell'immediato futuro; infatti, grazie ad un sistema di machine learning, Trapview utilizzerà i dati raccolti per fornire previsioni e il coltivatore saprà con una settimana d'anticipo il potenziale verificarsi della crescita della curva della presenza del parassita.

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(Fonte: Efos)

 

I nuovi impianti di mais ibrido Lg 31.662 si concentreranno in Piemonte, nelle province di Torino e Cuneo, in Lombardia, nelle province di Cremona, Mantova, Lodi, in Veneto, nel Rodigino e nel Padovano, e in Emilia Romagna, nelle province di confine Piacenza e Ferrara.

Grazie alla tecnologia di Trapview, per questi areali saranno quindi disponibili delle vere e proprie analisi sullo sviluppo di piralide e diabrotica che guideranno gli operatori nel piano di difesa della coltura.

 

"Da un'analisi delle soluzioni di monitoraggio disponibili sul mercato - spiega Fabio Lombardi, marketing manager di Lg Seeds Italia e Sud Europa - Trapview è risultata la più evoluta a livello tecnologico e ha un patrimonio di dati e di immagini unico. Questo consente di prevedere l'andamento dell'evoluzione del fitofago in tutti i suoi stadi di sviluppo e di pianificare e simulare dove, come, quando effettuare gli interventi di difesa, consentendo di ottenere produzioni sostenibili in termini di qualità e più salubri".