Nel corso dei precedenti articoli di questa rubrica spesso è stato fatto riferimento agli Scenari di Esposizione (Se) che, per sostanze pericolose registrate a norma del Regolamento Reach in quantitativi pari o superiori a 10 tonnellate all'anno, fanno da corredo alle Schede di Dati di Sicurezza (Sds).
Gli Scenari di Esposizione riassumono le informazioni principali della valutazione di una sostanza chimica e descrivono le modalità d'uso per garantire l'utilizzo sicuro (gestione e controllo) per i lavoratori, i consumatori e l'ambiente. L'utilizzatore a valle è tenuto ad applicare le misure descritte negli Scenari di Esposizione o a intraprendere delle azioni alternative.
Come prima cosa, quando si riceve una Sds corredata con Scenari di Esposizione è importante controllare se l'uso che si intende fare della sostanza e le condizioni effettive sono contemplati negli Scenari di Esposizione.
Nessuna azione è richiesta all'utilizzatore a valle che accerta che usi e condizioni d'uso sono correttamente riportati negli Scenari di Esposizione: se l'utilizzatore accerta che usi e condizioni d'uso della sostanza chimica sono correttamente riportati negli Scenari di Esposizione trasmessi dal fornitore, lo stesso dovrà infatti attenersi solamente alle relative previsioni.
Al contrario, invece, quando l'utilizzatore non riceve le informazioni attese o non è certo che il proprio uso sia contemplato negli Se forniti, dovrà attivarsi. In concreto le azioni percorribili sono molte.
In tali casi, l'utilizzatore può:
- chiedere al fornitore di includere il proprio uso specifico e/o le condizioni d'uso nella relazione sulla sicurezza chimica;
- oppure scegliere di condurre una valutazione sulla sicurezza chimica al fine di predisporre una propria relazione sulla sicurezza chimica, con usi e condizioni specifici (quindi idonei all'attività che effettivamente intende svolgere);
- decidere di modificare il proprio processo produttivo (eliminare o sostituire la sostanza o cercare attività più sicura; cercare un nuovo fornitore);
- o ancora, ove possibile, adattare il processo produttivo e quindi rispettare le condizioni d'uso descritte negli Se.
Durante questa fase di verifica e conformità delle informazioni rispetto alla realtà fattuale dell'azione è fondamentale dedicare molta attenzione, poiché si possono verificare casi in cui l'uso effettivo è contemplato negli Se, ma le condizioni d'uso indicate risultano leggermente differenti (per esempio durata dell'esposizione, quantità e/o concentrazione della sostanza).
Prima di effettuare le attività sopra indicate, è opportuno ricordare che si può sempre verificare l'equivalenza delle proprie condizioni di uso mediante la procedura di cosiddetto "scaling". Quest'ultimo è un procedimento mediante il quale, tramite algoritmi e modelli di calcolo, l'utilizzatore a valle può valutare se, facendo uso della sostanza o miscela, il rischio è uguale o inferiore a quanto indicato negli Se.
È sempre comunque possibile per l'utilizzatore modificare direttamente il fornitore trovandone uno che ha redatto degli scenari adatti al proprio scopo.
Come prepararsi al meglio
Non è sempre facile orientarsi all'interno degli Scenari di Esposizione, spesso allegati alle Sds come lunghi documenti da leggere. Come abbiamo già avuto modo di scrivere, il Regolamento Reach presuppone una forte collaborazione tra fornitori e utilizzatori ed una specifica formazione degli utilizzatori finalizzata ad evitare rischi nell'uso di sostanze e miscele chimiche. A tal proposito ci sono esperti tecnici e legali specializzati in questo ambito che possono sempre essere di supporto per sciogliere ogni dubbio o problematica.
Infine è bene ricordare anche che tutti i documenti trattati in questi articoli (Sds, Se, eccetera) devono essere conservati per dieci anni dal giorno dell'ultima fornitura della sostanza o miscela per non incorrere in sanzioni in caso di ispezioni.
Leggi anche Ecco come rispettare i Regolamenti Reach, Clp e Bpr
A cura di Francesca Samartin dello Studio legale Landilex
"Stare sul lato del sicuro è facile, basta seguire l'etichetta!" poteva essere vero quando si parlava di fitosanitari in passato, ma al giorno d'oggi le aziende agricole sono tenute ad osservare adempimenti previsti dai Regolamenti Reach, Clp e sui Prodotti Biocidi. Si tratta di norme complesse che hanno un impatto importante sulla gestione quotidiana del lavoro agricolo e che, se non rispettate, possono portare sanzioni anche molto salate.
È per questo che lo Studio legale Landilex, specializzato da anni nel settore della sicurezza dei prodotti fitosanitari, fa il punto sulle norme da conoscere e rispettare per lavorare nel rispetto della legge e quindi nella massima tranquillità.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Studio legale Landilex