La Coldiretti ha chiesto al Ministero della Salute, al Ministero delle Politiche agricole e al Ministero dell'Ambiente l'uso eccezionale di due nuove sostanze attive per combattere la presenza della Drosophila Suzukii che sta diventando una vera e propria emergenza fitosanitaria, in particolare, per la frutta a bacca rossa con riferimento a colture quali il ciliegio, il pesco, il mirtillo, il lampone, i ribes e la fragola, sebbene la presenza dell’insetto inizi ad essere riscontrata anche sulla vite. Come evidenzia uno studio condotto nell’ambito del progetto europeo EnviroChange, la presenza dell’insetto è registrata in regioni italiane dove la frutticoltura è una realtà importante. I dati dei monitoraggi effettuati evidenziano una progressiva diffusione in Toscana (2008), in Trentino (2009), in Piemonte, Liguria, Campania e Calabria (2010), in Lombardia e in Emilia-Romagna (2011), in Veneto e nelle Marche (2012). In media, la perdita del raccolto è stimata tra il 25% e il 35%. A ciò deve aggiungersi la perdita economica per lo scarto di prodotto nella fase di cernita in magazzino, calcolata in circa 500 mila euro e quella relativa alla scarsa conservabilità del prodotto che deve essere venduto.
Solo a Verona nella scorsa campagna agraria è stato perduto dal 25% al 30% del raccolto di ciliegie. Per la prossima, si stima che la produzione a rischio in Veneto riguardi 150 mila quintali di ciliegie e 320 mila quintali di uva della Valpolicella, destinata a Réciòto e ad Amarone, per un valore di circa 73,6 milioni di euro. Si evidenzia, inoltre, come, nel Veneto, anche la viticoltura sia ad alto rischio di infestazione in quanto la vite oltre ad avere un frutto zuccherino è spesso situata in prossimità dei ciliegi e, quindi, il rischio di diffusione della Drosophila suzukii è altissimo ed economicamente molto rilevante trattandosi di produzioni di uva dalla quale si ottengono vini di altissimo pregio.
A fronte di tale contesto, essendo stata constatata la mancanza di molecole efficaci, Coldiretti ha individuato due nuove sostanze attive che possono contrastare efficacemente la presenza dell’insetto: cyazypyr di DuPont e spinetoram della Dow AgroSciences.
I due nuovi principi attivi
Per quanto concerne il cyazypyr nel 2011 DuPont ha presentato la domanda di registrazione con il dossier presso la Commissione Ue. Nel 2014 chiederà di registrare i formulati. Il paese relatore è la Francia per il sud Europa. La casa produttrice conta di poter ottenere l’approvazione della sostanza attiva in Europa nel 2014 e per i formulati per la campagna 2015. Si evidenzia che, negli Usa, sono già in commercio da anni formulati a base di Cyazypyr per la lotta alla Drosophila suzukii. Per quanto riguarda lo spinetoram della Dow AgroSciences, è un prodotto insetticida innovativo, già autorizzato In Francia e Spagna, dallo scorso anno, per usi di emergenza contro la Drosophila, ai sensi dell’art. 53 del reg. CE 1107/2009. É stata adottata, di recente, la decisione della Commissione europea e degli Stati membri di autorizzare l’impiego di spinetoram sul territorio dell’Unione.
L’istanza per l’autorizzazione dei prodotti fitosanitari è stata presentata lo scorso 9 settembre in Italia e, a fine luglio, in tutti gli altri Paesi del Sud Europa. La Francia, che si occuperà della valutazione di entrambi i dossier per conto di tutto il Sud Europa, lo scorso 4 novembre ha dichiarato che entrambi i dossier sono completi e pertanto la valutazione delle diverse sezioni è attualmente in corso. Coldiretti, pertanto, ha chiesto ai Ministeri competenti, ai sensi dell’art. 53 del reg. CE 1107/2009 l’uso di emergenza per un periodo di 120 giorni dei seguenti prodotti fitosanitari: Exirel a base di cyazypyr su:ciliegie per il periodo 1° maggio – 30 agosto 2014; piccoli frutti (mirtillo, lampone, ribes e fragola) 15 luglio – 15 ottobre; fragola 15 maggio – 15 settembre 2014. Radiant 250 WG e Delegate 120SC a base di spinetoram su: ciliegie e pesco per il periodo 1° maggio – 30 agosto 2014; piccoli frutti (mirtillo, lampone, ribes e fragola) 15 luglio – 15 ottobre; vite 1° agosto – 30 novembre 2014.
La stessa Coldiretti ha evidenziato che la richiesta di avere sul mercato la disponibilità di entrambe le molecole è dettata dal fatto che, data l’aggressività dell’insetto, i frutticoltori ed i viticoltori hanno necessità di avere a disposizione più di un mezzo di difesa. Sul piano agronomico, inoltre, le due sostanze attive si integrano perfettamente in quanto il cyazypyr essendo una molecola più persistente è preferibile che sia impiegata nel primo periodo dell’anno, mentre lo spinetoram, appare particolarmente adatto alla fase di pre-raccolta. Inoltre, dato che l’efficacia del controllo del parassita è legata alla tempestività di intervento alla prima comparsa, appare opportuno offrire agli agricoltori la possibilità della doppia scelta tra le due sostanze attive, garantendo la possibilità di poter ricorrere, in modo alternato, alle due molecole, in caso di due o più trattamenti anche al fine di escludere la possibilità dell’insorgenza di fenomeni di tolleranza o resistenza.
Pertanto, l’alternanza e/o comunque, la possibilità di scelta, da parte dell’operatore, è una condizione essenziale per ridurre al minimo i rischi. In considerazione del fatto che gli usi di emergenza richiesti riguardano molecole innovative individuate per contrastare un gravissimo problema fitosanitario che rischia di penalizzare gravemente la produzione ortofrutticola italiana per la maggior parte destinata all’export e che ha necessità di essere tutelata rispetto alla concorrenza degli altri paesi, Coldiretti auspica un positivo accoglimento dell’istanza.