Eufrin – European fruit research institutes network è la rete che unisce gli istituti e i centri di ricerca che a livello europeo si occupano di frutticoltura. Il gruppo innovazione varietale conta 22 Centri. Per l'Italia partecipano il Csa di Laimburg, l'Università di Bologna e il Creso, che organizza dal 9 all'11 marzo il meeting biennale Eufrin - gruppo melo e pero.

All'incontro di Manta (Cn) saranno presenti 60 ricercatori provenienti da tutta l'Europa: Francia, Germania, Olanda, fino ai Paesi baltici con Lituania e Lettonia.

All'incontro si presenterà lo stato di avanzamento della ricerca nei diversi Paesi. I costitutori presenteranno le nuove cultivar in fase di rilascio. Di rilievo il progetto Fruit-breedomics, presentato da Francois Laurens dell'Inra, che utilizza la genomica per la Mas, la selezione assistita con marcatori molecolari. Walter Guerra di Laimburg farà il punto sui programmi di breeding pubblici italiani, mentre Silviero Sansavini dell'Università di Bologna presenterà il Progetto nazionale 'Liste varietali dei fruttiferi'. In discussione il delicato accordo tra editori e ricercatori per stabilire i termini della confidenzialità dei dati delle selezioni avanzate e delle cultivar in fase pre-commerciale.

La frutticoltura piemontese guarda con attenzione alle prospettive di innovazione offerte dalla ricerca, soprattutto in queste settimane in cui le piante di actinidia sono colpite dal cancro batterico.

Di grande importanza in Piemonte è anche la melicoltura, un'eccellenza rivolta soprattutto ai mercati internazionali, dal medio all'estremo Oriente. Il Piemonte produce 150.000 tonnellate di mele, su una superficie di oltre 5.000 ettari.