Questa sfida coinvolge più di 70 cervelli provenienti da 35 istituzioni in 16 Paesi europei, tra cui l’Italia. Velasco dovrà coordinare la rete dei centri italiani partecipanti, interagendo con i coordinatori degli altri 15 Paesi dell’Unione europea e con i potenziali interlocutori di Cina, Stati Uniti e Nuova Zelanda che hanno già manifestato interesse a collaborare.
Abbattere i costi del sequenziamento di genomi vegetali rappresenta un obiettivo ambizioso che potrebbe realizzarsi nel futuro prossimo, con ricadute positive per la qualità dei prodotti agricoli ed il miglioramento, anche da un punto di vista ambientale, delle pratiche colturali.
La nomina di Velasco, suggerita dal coordinatore dell’azione Cost Marco Bink (Dipartimento Biometrics-Plant Research International dell’Università di Wageningen), anticipata dal Comitato scientifico internazionale di Cost e ratificata dal Governo italiano, sembra dunque suggerire che la strategia incentrata sulla qualità dei risultati del sequenziamento fortemente sostenuta dall’equipe del Centro ricerca e innovazione sia riconosciuta anche oltreconfine come quella vincente al fine ottenere le informazioni indispensabili al miglioramento genetico assistito.
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