Per fare il punto sui risultati ottenuti dall’Istituto statale per la viticoltura di Friburgo (Germania) relativamente ai vitigni che resistono “naturalmente” alle malattie quali peronospora e odio, evitando l’utilizzo di fungicidi o di altre sostanze chimiche, l’Istituto agrario di San Michele all’Adige ha organizzato per mercoledì 13 maggio, dalle 9.30 alle 12.30, un seminario tecnico rivolto ai viticoltori a cui interverrà il professor Volker Jörger.

L’iniziativa è promossa dal Centro trasferimento tecnologico. Negli ambienti settentrionali dove le precipitazioni sono relativamente abbondanti la coltivazione della vite è soggetta a una pressione da parte delle malattie provocate da funghi superiore a quella che si verifica in ambienti meridionali. Per controllare queste patologie, le più importanti delle quali sono peronospora e oidio, si rendono necessari interventi con fungicidi. Un’alternativa che sta suscitando crescente interesse è la coltivazione di varietà naturalmente resistenti. Soluzione, però, che non si è diffusa, almeno fino ad oggi, in quanto le selezioni resistenti non hanno portato una grande qualità e soprattutto perché la legislazione attuale ne vieta la coltivazione, anche se tuttavia sono in corso modifiche normative.