L’iniziativa è promossa dal Centro trasferimento tecnologico. Negli ambienti settentrionali dove le precipitazioni sono relativamente abbondanti la coltivazione della vite è soggetta a una pressione da parte delle malattie provocate da funghi superiore a quella che si verifica in ambienti meridionali. Per controllare queste patologie, le più importanti delle quali sono peronospora e oidio, si rendono necessari interventi con fungicidi. Un’alternativa che sta suscitando crescente interesse è la coltivazione di varietà naturalmente resistenti. Soluzione, però, che non si è diffusa, almeno fino ad oggi, in quanto le selezioni resistenti non hanno portato una grande qualità e soprattutto perché la legislazione attuale ne vieta la coltivazione, anche se tuttavia sono in corso modifiche normative.
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