Finalmente anche un insetticida riesce a concludere positivamente il durissimo banco di prova della revisione europea. Sulla GUCE L8 del 14 Gennaio 2003 è stata infatti pubblicata la direttiva 2003/5/CE che ufficializza l'iscrizione della deltametrina nell'allegato 1 della direttiva 91/414.
L'esame della documentazione sia da parte dello stato relatore Svezia che da parte degli stati membri e del comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali non ha evidenziato particolari problematiche e non è stato necessario l'intervento del comitato scientifico per le piante.
Come consueto gli stati membri dovranno adeguare le proprie autorizzazioni di prodotti contenenti deltametrina entro il 30 aprile 2004.
Le Società che intenderanno mantenere in commercio le proprie autorizzazioni di prodotti a base di deltametrina dovranno dimostrare di avere l'accesso alla documentazione della sostanza attiva e produrre un dossier sul formulato che andrà valutato dagli stati membri, i quali si pronunceranno sulla sua idoneità entro il 31 ottobre 2007.
Le criticità emerse durante il processo di revisione della deltametrina riguardano la sicurezza dell'operatore che distribuisce il prodotto sulla coltura, l'esposizione acuta dei consumatori attraverso la dieta e l'impatto sugli organismi acquatici, le api e gli artropodi non bersaglio.
Dalla valutazione dettagliata del prodotto nelle varie condizioni di impiego probabilmente risulterà necessario focalizzare l'utilizzo del formulato sugli impieghi veramente strategici, evitando alcune delle colture attualmente autorizzate e probabilmente verranno fissate delle misure di attenuazione del rischio come l'obbligo di indossare dei mezzi di protezione individuali da parte degli operatori e la necessità che durante l'applicazione del prodotto venga rispettata una distanza minima dai corpi idrici (fossi, scoline) per minimizzarne l'impatto sugli organismi non bersaglio.
In relazione alle difficoltà che gli insetticidi generalmente trovano nel rientrare nei severissimi parametri europei, possiamo sicuramente affermare che il piretroide si è dimostrato al passo con i tempi.
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Fonte: Agronotizie