La bioraffineria è l’impianto di etanolo da cellulosa più grande al mondo, con una capacità di circa 115 milioni di litri all’anno di carburante, con una riduzione del 90 per cento di emissioni di gas serra rispetto alla benzina.
Le materie prime usate per produrre l’etanolo sono i residui colturali del mais, ovvero stocchi, foglie e tutoli. Lo stabilimento dimostrerà su scala commerciale che i sottoprodotti non alimentari dell’agricoltura possono essere materia prima rinnovabile per sostenere le future necessità energetiche della società. L’etanolo da cellulosa sarà poi un’ulteriore alternativa al mix di carburanti per autotrazione, così come l’eolico e il solare stanno ampliando le opzioni rinnovabili per la produzione di energia elettrica per usi domestici e industriali.
Cruciali per la filiera di approvvigionamento e per l’intera operatività della bioraffineria di Nevada sono i circa 500 agricoltori locali, dislocati in un raggio di circa 50 chilometri dall’impianto, che forniranno annualmente 375 mila tonnellate secche di fibra vegetale. L’impianto creerà inoltre 85 posti di lavoro a tempo pieno nello stabilimento e oltre 150 posizioni lavorative stagionali.
La maggior parte dei carburanti prodotti nella fabbrica saranno destinati alla California, la quale ha adottato una politica ambientale atta a ridurre la concentrazione di carbonio nei carburanti da autotrazione.
“L’Iowa può vantare una storia ricca di innovazione in agricoltura - afferma Terry Branstad, governatore dell’Iowa - Oggi celebriamo il capitolo successivo di questa storia, usando i residui agricoli come materia prima per il carburante, in tal modo otterremo eccezionali benefici ambientali per l’intera società e notevoli vantaggi per l’economia dello stato. L’apertura della bioraffineria di DuPont rappresenta un grande esempio di come sia possibile fare innovazione quando le comunità rurali, il loro governo e l’industria privata lavorano insieme per un obiettivo comune”.
Allineato con tale entusiasmo anche William F. Feehery, presidente di DuPont Industrial Biosciences: “Con l’inaugurazione del nostro impianto in Iowa, oggi manteniamo fede alla promessa fatta all’industria dei biocarburanti globali. E forse ancora più significativamente, manteniamo fede alla nostra promessa alla società di lanciare nel mercato innovazioni scientifiche che impattano positivamente sulla vita delle persone. I biocarburanti da cellulosa si affiancano all’eolico e al solare come vere alternative ai combustibili fossili, riducendo gli impatti ambientali dannosi ed aumentando la nostra sicurezza energetica”.
Non solo Iowa
In Asia, DuPont ha recentemente annunciato il suo primo accordo di concessione in licenza con la New Tianlong Industry per costruire il più grande impianto di etanolo della Cina, e l’autunno scorso è stato reso pubblico un protocollo d’intesa tra DuPont, Ethanol Europe e il governo della Macedonia per sviluppare un progetto di bioraffineria di seconda generazione. La compagnia sta inoltre lavorando in partnership con Procter&Gamble per usare l’etanolo da cellulosa nei detersivi da bucato Tide nel Nord America.© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: DuPont