La Cammelli, storica azienda agricola del territorio dedita alla coltivazione di ortaggi, consumava circa 150.000 litri annui di gasolio, corrispondenti all’emissione in atmosfera di circa 400 tonnellate di Co2 annue. L’intervento di Innovatec porterà un risparmio di circa 1993 Tep/anno (Tep = Tonnellate equivalenti di petrolio). Le caldaie a biomasse consentono infatti di utilizzare scarti di lavorazione del legno per produrre energia termica, riducendo la dipendenza dalle fonti di natura fossile, come il petrolio. Nello specifico è stata installata, in un’area della serra non adibita a coltivazione, una centrale termica a biomassa legnosa (cippato/pellet) con una potenza termica di 930 kw, in parallelo al sistema di riscaldamento esistente a servizio dell’attività serricola.
“L’innovazione tecnologica applicata alla sostenibilità ambientale garantisce di ridurre i costi per le aziende e l’impatto sul territorio” ha sottolineato l’assessore Bettini. “Se è vero che il verde è il colore della speranza, proprio perché abbinato alla natura e alla sua rinascita, allora la ‘green economy’ può rappresentare per Firenze e il resto del Paese qualcosa di più concreto di un sogno collettivo: una nuova frontiera, cioè un’occasione di ripresa, un’opportunità di crescita, una leva contro la crisi. Occorre un’economia più a misura d’uomo, attenta alle comunità e ai territori. E proprio per questo più sostenibile e competitiva. E quello della Cammelli può essere un esempio importante anche per altri imprenditori".
“L’installazione rientra nell’ambito del Progetto Serre di Innovatec, sviluppato per il settore della florovivaistica, del comparto ortofrutticolo e della serricoltura” ha dichiarato Flavio Raimondo, amministratore delegato di Innovatec. “Oltre a diminuire le emissioni in atmosfera, tali soluzioni permettono ai serricoltori, senza alcun investimento privato, di ottenere un risparmio immediato di circa il 50% del costo dell'energia, di razionalizzare i consumi grazie alle nuove tecnologie impiegate e persino di utilizzare la biomassa autoprodotta con certificazione di qualità”.
“Con l’intervento di Innovatec” ha aggiunto Cammelli “potendo nuovamente contare su un sistema di riscaldamento invernale a un costo sostenibile, abbiamo potuto realizzare le vasche contando sulla possibilità di poterci produrre 365 giorni all'anno. Un altro aspetto fondamentale della conversione a biomassa sta nell'accorciamento della filiera del combustibile: fino a ieri serviva gasolio prodotto come tutti sappiamo mediante raffinamento di petrolio proveniente da ogni parte del mondo. Oggi bruciamo cippato, ossia legna "tritata", che costa molto meno del gasolio e che proviene dai boschi dell’Appennino pistoiese”.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Innovatec