La scelta del pastificio Garofalo, con sede a Gragnano, nei pressi di Napoli nasce dalla consapevolezza di come la trigenerazione sappia unire ottimizzazione dei costi energetici e concreto impegno ecoambientale. La zona di Gragnano è sempre stato uno scenario ideale per la preparazione della pasta: questa identità originaria è oggi esaltata in un processo produttivo dove i valori della tradizione sono coadiuvati e sostenuti dalle più avanzate tecnologie. La scelta della cogenerazione rientra perfettamente in questa filosofia, che punta a salvaguardare l’eccellenza del prodotto con un occhio molto attento anche alla filiera dell’impresa. Il Gruppo Ab Energy di Orzinuovi, fondato e diretto da Angelo Baronchelli, si occupa della cogenerazione grazie alle proprie soluzioni modulari da 60 a 10.000 kWe. Fino a oggi sono stati installati oltre 800 impianti per un totale di potenza elettrica che supera i 1000 Mw.

L’impianto
Al pastificio di Gragnano, i tecnici del Gruppo Ab hanno installato un impianto di trigenerazione Ecomax® 26HE.
L’impianto di trigenerazione in package modulare Ecomax® è un modello progettuale e produttivo unico in Europa, frutto della ricerca applicata del Gruppo AB. Si tratta di un prodotto industriale basato sui principi della versatilità, della modularità e della compattezza, capace di unire queste caratteristiche distintive ad elevate performance energetiche. Per le esigenze dello stabilimento gli specialisti del Gruppo Ab hanno consigliato di adottare Ecomax® 26 nella versione ad alta efficienza e in una configurazione messa a punto per le necessità specifiche dello stabilimento Garofalo. L'impianto realizzato al pastificio, composto da una soluzione in container e da un assorbitore a bromuro di litio, sviluppa una potenza complessiva di 2.651 kWe. La potenza termica complessiva erogata è pari a 2.482 kWt: 1.314kW provengono dal recupero del calore sul blocco motore per la produzione di acqua calda (52.2m3/h, deltaT 67°C à 89.5°C), mentre  1.168kW  provengono dal recupero su fumi mediante caldaia ad acqua surriscaldata (1.5m3/h, deltaT 115°C à128.8°C). Il circuito di acqua calda viene utilizzato per alimentare  un’utenza privilegiata tramite assorbitore (trigenerazione) con potenza frigorifera massima erogabile di 633 kWf, per la produzione di acqua refrigerata (118m3/h deltaT 12°C à 7°C), mentre l’utenza secondaria (recupero calore rimanente a valle assorbitore) è servita  mediante scambiatore di calore per la produzione di acqua calda a 70°C. Il motore ad alta efficienza utilizzato è di produzione Jenbacher (Gruppo Ge).

L’impiego dell’energia
L’energia elettrica è interamente autoconsumanta dallo stabilimento, con controllo del generatore in modalità scambio zero con la rete per evitare cessione di energia in rete quando nelle ore notturne il pastificio non è in piena attività. Anche l’energia termica è interamente consumata dalle utenze del pastificio: l’acqua surriscaldata o refrigerata è coinvolta nel processo di produzione della pasta (alimento trafile, termoregolazione dei locali di produzione della pasta), inoltre una parte dell’acqua calda viene utilizzata per il riscaldamento dei locali nei mesi invernali. Le scelte tecnologiche adottate hanno quindi consentito di ottenere elevati rendimenti in tutti i parametri operativi, riducendo notevolmente l'immissione di CO2 in ambiente. Per il contenimento delle emissioni inquinanti il gruppo elettrogeno si avvale di differenti tecnologie considerate le migliori disponibili. La prima riguarda la prevenzione della formazione di sostanze inquinanti mediante un sistema di regolazione sulla combustione, un’altra riguarda l’abbattimento del monossido di carbonio  generato durante la combustione mediante un catalizzatore ossidante.

Il rendimento operativo
Ab Energy ha progettato e realizzato anche le interconnessioni con gli impianti esistenti nello stabilimento Garofalo, in particolare la rete dell'acqua surriscaldata, dell'acqua fredda e quella della rete elettrica, garantendo una perfetta sinergia con le tecnologie già in essere. Si prevede un utilizzo dell'impianto pari a 8.000 ore/anno a carico elettrico nominale 100% con cessione in rete della sola energia in esubero, ovvero tolta la quota parte utilizzata per il fabbisogno dello stabilimento. E’ inoltre previsto un recupero termico del 100% sul circuito acqua calda alimentato col calore derivante dal raffreddamento camicie, olio e intercooler e un recupero del calore dai gas di scarico stimato pari al 100%. Il rendimento complessivo dell’impianto supera l’85%.