Walter Righini, presidente della Fiper - Federazione italiana produttori di energie rinnovabili, riconosce il ruolo strategico che gioca l’informazione nel promuovere o disincentivare l’avvio di iniziative nel settore delle rinnovabili.

Righini afferma: “Mi preme sottolineare che anche il “bistrattato” Bel Paese sta facendo la sua parte nella produzione di energia termica e ed elettrica da fonti rinnovabili. Sole, vento ed alberi sono le principali fonti sulle quali si sta puntando per raggiungere il 17% di produzione di energia da fonti rinnovabili. In particolare, il potenziale massimo teorico di utilizzo delle fonti rinnovabili attribuisce 9,3 Mtep alla produzione di energia termica derivante dalle biomasse e 4,2 Mtep della produzione di biocarburanti, per un totale di oltre il 50%. E’ evidente che la produzione di energia da biomasse rappresenta l’asse strategico su cui il sistema Italia dovrà puntare nei prossimi anni per raggiungere gli obiettivi del Climate Packag".

"L’informazione gioca un ruolo strategico per lo sviluppo e il consolidamento delle fonti rinnovabili - continua Righini - A titolo di esempio, l’avvio di diversi impianti in provincia autonoma di Bolzano sono stati risultato di una trasmissione televisiva Superquark di Piero Angela che aveva magistralmente documentato l’esempio della filiera legno-energia in Valtellina. Diversi imprenditori hanno contattato successivamente la società Tcvvv per visitare l’impianto di teleriscaldamento a biomassa legnosa, il primo avviato in regione Lombardia nel 2000 e per capire in che modo replicare l’esperienza. L’invito quindi è di “dare la voce” anche alle best practices presenti sul nostro territorio, oggetto di visite quotidiane da operatori europei e d’oltreoceano; in questi giorni stiamo ospitando, a titolo di esempio, una delegazione di sindaci provenienti da 12 Paesi europei, per illustrare il modello Fiper di Tirano”.

Righini, inoltre, ribadisce che una trasmissione televisiva di approfondimento quale "Presa diretta" in onda sul servizio pubblico, ha il compito di discernere i diversi scenari, ed evitare pericolose generalizzazioni che non valorizzano gli sforzi quotidiani di imprese, comuni che realizzano e consolidano un modello di sviluppo territoriale basato sull’efficienza energetica, sull’uso delle fonti rinnovabili locali e sulla sensibilizzazione al risparmio energetico, nonostante difficoltà e impedimenti di ogni specie. Non è rappresentativo della realtà italiana denunciare esclusivamente gli impianti che non funzionano, e non fare alcun accenno agli impianti pilota a livello europeo sul fronte della produzione di energia rinnovabile.