Dalla riconversione dell’ex zuccherificio Sadam nascerà il primo polo agroenergetico marchigiano.

Questo è l’obiettivo dell’intesa firmata ieri tra la Regione Marche, la Provincia di Ancona, il Comune di Jesi, le rappresentanze sindacali e i vertici aziendali.

Grande soddisfazione delle parti coinvolte nella vertenza soprattutto per il mantenimento di 143 posti di lavoro con la possibilità in futuro di recuperarne altri per i quali saranno organizzati corsi di formazione e riqualificazione finanziati con fondi europei.

L’accordo rappresenta inoltre una grande opportunità anche per le aziende agricole marchigiane grazie alla possibilità di creare una filiera collegata al nuovo polo produttivo.

Il progetto di riconversione riguarda infatti tre investimenti: 55 milioni di euro per la realizzazione dell’impianto di produzione di biodiesel collegato con un oleodotto di 13 chilometri alla centrale Api di Falconara Marittima; 10 milioni di euro per la costruzione di una centrale elettrica alimentata ad oli vegetali che sostituirà la vecchia centrale termoelettrica; 4 milioni per un impianto fotovoltaico da 800 KW che integrerà la produzione elettrica.

L'entrata a regime degli impianti è prevista per la fine del 2012, dopo l'iter autorizzativo avviato con la firma dell'accordo. Nell’ambito del progetto, si rafforza dunque l’intesa avviata all’inizio dell’anno scorso tra Seci Energia (Gruppo Maccaferri) e Api che produrranno nell’ex stabilimento Sadam ben 250mila tonnellate di biodiesel all’anno.