Con un fatturato annuo atteso di oltre 26.4 miliardi di euro nel 2008, Continental Corporation è tra i più importanti fornitori mondiali dell’industria automobilistica. Fornisce alle principali case costruttrici sistemi frenanti, sistemi e componenti per trasmissione e telaio, strumentazione, soluzioni infotainment, elettronica di bordo, pneumatici ed elastomeri tecnici. In tal modo, Continental contribuisce al miglioramento della sicurezza di guida come pure alla salvaguardia dell’ambiente. Attualmente, il gruppo occupa circa 150.000 dipendenti in circa 200 siti in 36 paesi del mondo.
Lo scenario futuro è già tracciato: dal 29 dicembre 2009 arriverà la Direttiva Macchine europea 2006/42/CE, il cui paragrafo 3.2 rende obbligatoria l’adozione di dispositivi atti al miglior controllo delle operazioni di retromarcia. Questo per una migliore gestione delle macchine agricole e la salvaguardia della sicurezza di chi lavora sui campi. La Direttiva Macchine si occupa infatti in maniera specifica della visuale dell’operatore, imponendo che sia aperta su tutti i lati di una macchina speciale. Anche sul retro quindi: obiettivo raggiungibile nel migliore dei modi solo con un sistema integrato di visione. Tradotto: adottando una telecamera collegata a un monitor interno alla cabina, lasciando perdere complessi sistemi incrociati di specchi e specchietti.
Una telecamera equipaggiata con sensori di prossimità, per esempio, potrebbe fermare automaticamente una mietitrebbia nel caso questa stesse andando a urtare un ostacolo imprevisto e sempre la telecamera potrebbe pilotare il tubo di lancio di una trincia per garantire che tutto il raccolto vada a finire nel rimorchio al seguito. Telecamere all’infrarosso correttamente orientate potranno agevolare il lavoro notturno visualizzando anche le aree in cui non arrivano i proiettori da lavoro. Gli stessi sistemi di visione permetteranno a chi gestisce un trattore di operare avendo costantemente sotto controllo l’attrezzo posteriore.
VDO, Azienda del Gruppo Continental, ha quindi già previsto a listino una lunga serie di modelli ciascuno dei quali orientato ad applicazioni ben precise.
Si va dalle microcamere di retromarcia per mietitrebbia e trinciamiscelatori, alle telecamere di manovra laterali, fino ai veri e propri sistemi di visione integrati, dispositivi cioè che utilizzano più camere, visualizzando le immagini in contemporanea o singolarmente su un monitor speciale. Per l’agricolo sono inoltre previste telecamere con visione grandangolare a 180 gradi e gruppi corazzati, equipaggiati cioè con una palpebra di acciaio che va a coprire l’obiettivo quando il sistema non è in uso proteggendolo da urti e polvere. Prevista, in considerazione della difficoltà che sulle grandi macchine operatrici si incontrano per tirare i cavi di collegamento fra telecamera e monitor, anche gruppi che dialogano mediante onde radio convogliate e che quindi oltre a non aver bisogno di installazione possono anche essere traslati da una macchina all’altra.
Ma non solo di videocamere si occupa VDO-Continental: dalla sua ricerca & sviluppo, giungono i nuovi LED di potenza con cui dotare i fari delle macchine agricole.
La tecnologia LED sta facendo capolino ormai nel mondo dell’automobile: aria futurista, grande capacità di illuminazione con luce più ‘naturale’ delle lampadine a incandescenza e perfino di quelle allo Xeno. E vita molto, molto più lunga. Aspetto questo che non può non interessare categorie professionali come quelle dei contoterzisti, sensibili all’ottimizzazione della gestione delle flotte e ai fermi di manutenzione. Da VDO giungono quindi i nuovi gruppi di illuminazione basati su LED di potenza. Tali componenti fino a oggi erano usati solo per l'illuminazione interna della cabina, per l'illuminazione mirata delle consolle e per usi esterni quali luci di posizione. VDO ne ha ora ampliato le possibilità di utilizzo, inserendoli quali sorgenti luminose nei veri e propri proiettori, gruppi che pur rivaleggiando per potenza con i proiettori tradizionali vantano assorbimenti molto minori, che giocano a favore di una maggior durata degli accumulatori. I LED sono inoltre più resistenti alle vibrazioni e possono essere interfacciati con eventuali sensori crepuscolari così da realizzare sistemi di accensione e spegnimento di tipo automatico analoghi a quelli installati sulla auto di classe medio-alta. Grazie alle loro ridotte dimensioni i proiettori a LED risultano inoltre collocabili in qualsiasi punto della macchina, cosa che assicura una completa e omogenea illuminazione di tutta l'area circostante il mezzo d'opera.
Anche l’ambiente ringrazia: i sensori NOx sono di grande aiuto per diminuire l'impatto ambientale nel processo di combustione del motore. Per ridurre ulteriormente i consumi e adeguarsi a limiti sulle emissioni sempre più restrittivi, il Gruppo Continental sta investendo fortemente nella gestione elettronica del motore, nei sistemi ad iniezione, nel trattamento e riciclo dei gas di scarico e nello sviluppo di diversi sensori, tra cui i Sensori NOx, e attuatori elettronici.
Per ottenere la corretta interazione di tutte le componenti impiegate nella formazione della miscela, la gestione del motore e il successivo trattamento dei gas di scarico, bisogna che il funzionamento del motore sia monitorato rapidamente e con precisione, intervenendo in ogni momento, se necessario. Ciò è reso possibile dalla presenza di diversi sensori e attuatori. Gli attuatori elettronici sviluppati per i veicoli commerciali ottimizzano il rapporto tra l'aria e il ricircolo dei gas di scarico per ridurre le emissioni dei motori diesel. In particolare i Sensori NOx misurano la concentrazione di ossido di azoto ed il rapporto aria-carburante nei gas di scarico, trasferendo i dati raccolti al sistema di gestione del motore, permettendo quindi di intervenire e correggere velocemente i parametri che riguardano l'iniezione. Questi sensori permettono inoltre di monitorare il trattamento dei gas di scarico, diagnosticando eventuali anomalie. Ottimizzando il processo di combustione è possibile ridurre drasticamente la quantità di particolato emessa dai veicoli commerciali con motore diesel. Grazie poi a sistemi supplementari di trattamento dei gas di scarico si possono ottenere ulteriori e significative riduzioni delle emissioni di polveri.