Durante questo convegno, verranno esaminati i principali ostacoli che limitano, almeno allo stato attuale e in relazione alle prospettive indicate nei vari piani regionali, lo sviluppo del mercato delle biomasse combustibili tenendo conto dei fattori normativi, tecnologici, strutturali ed infrastrutturali.
Tutto ciò è riconducibile ad una complessa serie di fattori e barriere, che ne rallentano, tuttora, lo sviluppo; in estrema sintesi, i punti di debolezza del sistema biomasse in Italia possono essere ricondotti a diversi aspetti: la debole impostazione sistematica dei progetti, che hanno pochi collegamenti col mondo agricolo e forestale; numerosità e frammentarietà di normative sia giuridiche che tecniche, in Italia se ne contano circa cento; precarietà dei bacini territoriali di produzione di biomassa, scarsa attenzione alle condizioni dei suoli agricoli e forestali; poca attenzione alle filiere di successo (teleriscaldamento, teleraffrescamento, co-combustione, co-generazione, bioetanolo); scarso coinvolgimento delle popolazioni locali, poca percezione da parte della popolazione dei benefici diretti connessi con l'uso energetico delle biomasse.
L'obiettivo di questo convegno è proprio quello di stimolare un dibattito aperto sui punti di forza e di debolezza per l'uso energetico delle biomasse, prospettando il superamento degli ostacoli in una visione sistematica di uso e di diffusione della bioenergia in Italia. Infine, verranno presentati due casi di successo e di applicazione concreta della bioenergia, con particlare riguardo ad una centrale funzionante a biodiesel ed ai due prodotti impianti di teleriscaldamento presenti in Valtellina, a Tirano e a Santa Caterina Valfurva.
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Fonte: Fiper - Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili