Stoccaggio in linea con quello dello scorso anno
“Lo stoccaggio, al primo giugno, è equivalente a quello di dodici mesi prima, con un surplus di poche tonnellate”, spiega. “Ciò significa che siamo riusciti ad assorbire un raccolto record, pari al 23% in più dell’anno precedente, grazie soprattutto a un trimestre marzo-aprile-maggio particolarmente positivo. Rimane da commercializzare il 13% del raccolto, ma dopo 9 mesi di sofferenza mi sento di poter dire che le prospettive per le prossime settimane sono positive; le quotazioni sono già aumentate nei due mesi scorsi. Tutto lascia presagire che la prossima campagna, sicuramente meno prolifica, potrà partire in maniera positiva”.
La situazione per le diverse varietà: ora spazio alla Golden
Entrando nel dettaglio delle diverse varietà, Dichgans afferma che “dopo avere chiuso la campagna con le Gala già ad aprile, per le Fuji, Red Delicious e Braeburn la distribuzione da parte di Vog dovrebbe esaurirsi la prima o seconda settimana di luglio, mentre per Kanzi e Pink Lady il fine campagna è imminente; restano poche centinaia di tonnellate da spedire per le prossime due settimane di giugno. Anche la Granny, al ritmo attuale delle vendite, arriverà a coprire la domanda delle prossime settimane per finire ad inizio luglio. Resta quindi tanto spazio per la Golden, varietà che collegherà idealmente, come di consuetudine, la vecchia campagna alla nuova”.
Domanda buona, possibile aumento dei prezzi
“Aprile - prosegue il direttore della Vog - è stato il mese che ha segnato di fatto l’inversione di tendenza sul fronte delle quotazioni; la Golden è stata l’ultima cultivar a recepire la correzione, apprezzandosi a partire da maggio, ma c’è tempo perché possa mettere a segno un ulteriore rialzo in questo mese. La domanda è infatti buona e ora si concentrerà prevalentemente proprio su Golden”.
Concorrenza debole dall'Emisfero Sud
Gioca a favore del prodotto italiano ed europeo più in generale la scarsa concorrenza del prodotto dell’Emisfero Sud: “Stando agli ultimi dati disponibili - sottolinea Dichgans - ne è stato importato un 30% in meno dell’anno prima e i prezzi, complice il cambio sfavorevole del dollaro, sono elevati. C’è dunque spazio per lo sprint finale delle nostre mele…”.
Bilancio positivo per mele a club e biologico
Buone, conclude il manager, le performance delle mele a club: “Pink Lady, Kanzi, Jazz, si sono comportate molto bene, risentendo solo in minima parte delle difficoltà e turbolenze del mercato, tanto da spuntare per tutta la stagione quotazioni solo di poco inferiori alla stagione passata; altrettanto positiva la performance del prodotto biologico, che consolida così la propria importanza”.
Autore: Mirko Aldinucci
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