L’occasione è stata propizia per fare il punto della situazione sulle attività svolte in questi mesi e per guardare al futuro tra nuovi servizi e progetti di qualità.
L’assemblea ha approvato all’unanimità il bilancio annuale che vede, ancora una volta, dati lusinghieri per una delle strutture di riferimento dell’olivicoltura provinciale e regionale. La cooperativa, infatti, si conferma esempio consolidato per la produzione di olio extravergine d’oliva di qualità ed è apprezzata dai soci per l’assistenza tecnica continua volta a raggiungere livelli di produzione e tracciabilità sempre più importanti.
L’assemblea ha inoltre riconfermato per acclamazione il presidente Giuseppe Siragusa ed ha eletto il nuovo consiglio di amministrazione.
“Siamo soddisfatti del lavoro svolto in questi mesi e continueremo su questa strada, cercando di abbattere qualsiasi barriera per i nostri agricoltori e di portare il prodotto finito dal produttore alle tavole dei consumatori in una filiera corta e soprattutto di qualità - ha dichiarato Siragusa - Il nostro olio extravergine d’oliva è apprezzato da grandi marchi, come Alce Nero, Plasmon ed altre catene della grande distribuzione, segno della bontà di un lavoro continuo e costante”.
L’assemblea, inoltre, ha dato mandato al nuovo Consiglio di amministrazione di predisporre un progetto di sviluppo commerciale de “Il Bitontino”, marchio simbolo della cooperativa. Durante l’assemblea, però, si è parlato anche della nuova politica agricola comune su cui sta lavorando il Consorzio nazionale olivicoltori, con il presidente Gennaro Sicolo.
“Abbiamo chiesto al ministero una dotazione finanziaria adeguata che tenga conto della forte riduzione dei titoli disaccoppiati che ci sarà a carico degli olivicoltori nelle aree specializzare – ha sottolineato Sicolo durante il suo saluto in assemblea –. Stiamo cercando adesso di ottenere un incentivo per la qualità e la tracciabilità della produzione oleicola nazionale”.
“Cercheremo in queste settimane di scongiurare il pericolo che si profila all’orizzonte della perdita di una porzione consistente dei pagamenti diretti finora incassati dagli olivicoltori per effetto della convergenza interna, ed è necessario per questo evitare che si allarghi la lista dei settori beneficiari” ha concluso Sicolo.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Oliveti Terra di Bari