“Da diversi anni lavoriamo alla produzione e alla commercializzazione di questo prodotto – ha sottolineato Fausto Ligas, presidente del Consorzio agrario di Siena -, per il quale abbiamo realizzato anche un Progetto integrato di Filiera. Da oggi abbiamo un valore aggiunto e una garanzia in più per il consumatore per un prodotto toscano al 100%, con un brand e una qualità sicuramente più elevati rispetto a tanti altri marchi e con una territorialità unica. Il produttore si vede nuovamente riconosciuto il merito di un lavoro attento svolto ogni giorno in ogni step della filiera”.
“Il Consorzio agrario ha implementato regolamenti che vanno rispettati – ha spiegato Paolo Tondi di Bureau Veritas Italia - a garanzia della qualità e della sostenibilità della pasta. Questa pasta ha tutto il percorso di filiera garantito, in primis dalle verifiche interne del Consorzio agrario dalla semina, alla trasformazione passando dalla raccolta, ma in secondo luogo anche dall’ente di certificazione che con una periodicità definita deve fare le proprie verifiche e attestare l’ottenimento di un livello di performance veramente elevato”.
La Pasta dei Coltivatori Toscani è un progetto che prevede l’intero ciclo produttivo in Toscana con certificato di tracciabilità che ne testimonia l’origine dal grano toscano e della lavorazione nella regione e che da oggi vanta una nuova certificazione di qualità Iso 22005. Il solido patto di filiera che sottende al progetto del Consorzio agrario di Siena garantisce che il contributo di ciascun attore della filiera stessa sia correttamente remunerato. Altro aspetto da non sottovalutare è la produzione a chilometro zero nel rispetto ambientale. La Pasta dei Coltivatori Toscani è sinonimo di garanzia per il grano e per la pasta: 100% Toscana dalla radice alla confezione. Il mulino dista al massimo 200 chilometri dai campi, il pastificio dista 104 chilometri dal mulino: poca strada, poco inquinamento.
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Fonte: Consorzio agrario di Siena