Un antico detto sostiene che “presto e bene, mai insieme”. Ma i vecchi detti, si sa, talvolta vengono superati dai tempi moderni.
Al suo secondo anno sul mercato italiano, Ronaldinio di Kws conferma le ottime performance produttive, come pure si fa apprezzare anche nel 2012 per il sensibile anticipo offerto alla raccolta. L’anticipo della trinciatura può raggiungere infatti i 40 giorni, con grande vantaggio della facilità di gestione dell’azienda agricola.


Ronaldinio alla prova del campo


Già ai primi di luglio sono iniziate le trinciature in campo di Ronaldinio, il nuovo ibrido precoce di Kws. Ronaldinio è un mais vocato alla produzione anticipata di silomais, riuscendo nella difficile impresa di offrire produzioni sia abbondanti per quantità, sia eccellenti per qualità.
Ronaldinio si presta quindi ottimamente per essere coltivato negli ambienti italiani per produrre trinciato integrale utilizzabile negli impianti di biogas, come pure nelle aziende zootecniche in qualità di silomais.
Nei test di campo effettuati nel 2012 si sono confermati i brillanti risultati già offerti nel corso dell’anno precedente. Test che sono iniziati con la semina effettuata a cavallo fra fine marzo e inizio di aprile, beneficiando di non più di due interventi irrigui nelle aree ove le piogge siano state particolarmente avare.
Le produzioni hanno soddisfatto le aspettative più elevate, offrendo raccolti che hanno spaziato tra le 50 e le 65 tonnellate per ettaro di prodotto verde, in funzione delle particolari condizioni locali di fertilità dei suoli e della disponibilità idrica.
Anche il contenuto di sostanza secca è stato di piena soddisfazione, oscillando mediamente intorno al 33-34%.

 

Ronaldinio offre spighe di alta fertilità e dal numero elevato di ranghi

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I vantaggi per gli agricoltori


Ronaldinio rappresenta una grande opportunità per il mercato maidicolo italiano, il quale si arricchisce di un ibrido precoce e produttivo che permette produzioni eccellenti in tempi rapidi.
Un ulteriore vantaggio derivante dall’impiego di Ronaldinio è che i risultati produttivi sono ottenibili anche a fronte di un contenuto utilizzo di risorse agronomiche, come per esempio l’acqua, una risorsa molto preziosa non sempre disponibile quanto servirebbe. Grazie al ciclo contenuto, Ronaldinio permette inoltre di liberare presto il terreno, offrendo la possibilità di anticipare le semine di altro mais o di sorgo energetico.
In tal modo si massimizzano le potenzialità produttive per ettaro, rendendo possibile raggiungere quote di 100 tonnellate per ettaro, sommando le produzioni di primo e secondo raccolto.


Prove di produzione con Ronaldinio presso l’azienda agricola Cereto Basso, a Calcinatello (BS). Produzioni ottenute:  62 tonnellate ettaro (Nella foto: Enzo Lancini - area manager Kws di Brescia e Bergamo)