Come oramai da diversi anni la visita all’Azienda F.lli Moretti di Gattolino di Cesena (FC), tenutasi lo scorso 5 maggio 2009, ha aperto l’annata d’incontri tecnici nell’areale romagnolo . In questa occasione è stato possibile visitare impianti di fragole in coltura protetta e fare il punto della situazione sul rinnovamento varietale della fragola e sull’attuale situazione di mercato di questo frutto.
‘Il mese d’aprile appena trascorso – spiega Walther Faedi, Direttore del CRA Unità per la Ricerca in Frutticoltura Forlì - per piovosità si posiziona al 14° posto della serie storica degli ultimi 200 anni, facendo registrare un'anomalia del 59% in più di piogge rispetto alla media. Questa stagione anomala ha portato ad avere impianti di fragola molto produttivi in termini di quantità ma con qualità scadenti sia per sapore che per grado brix. Oltre ad avere prodotti di pezzature e colore non soddisfacenti, con elevata suscettibilità alle diverse patologie funginee e batteriologiche e con scarsa consistenza e shelf-life. Allo stesso tempo il mercato non è risultato recettivo manifestando scarso consumo e ad una conseguente difficoltà nel collocamento delle fragole.
‘Un tempo la fragola – spiega Gianni Amidei, Direttore Generale Agrintesa - apriva la campagna frutticola ed aveva un impatto diverso sul mercato ed i suoi protagonisti, grazie alla quantità e qualità di prodotto erogata. L’annata 2009 ha dato poche soddisfazioni principalmente a causa del tempo. Inoltre negli ultimi anni la fragola ha diminuito la sua importanza, ma è però necessario riportare tali valori al passato; dobbiamo individuare un numero di varietà ristrette ed adatte a territori specifichi, con elevate qualità organolettiche e con costi di produzione bassi.’
‘L’innovazione varietale è importante – spiega Walter Buccella, Direttore Generale di Apofruit – per far si di poter identificare varietà con caratteristiche adeguate al mercato. Il mese d’aprile è stato sicuramente pessimo per quanto riguarda la campagna fragola ma il mese di maggio anche grazie al miglioramento delle condizioni atmosferiche si preannuncia migliore’
‘Se in Italia - spiega Moretti Cristian di Agrintesa - la produzione di fragola non è stata esaltante e non ha dato risultati di mercato favorevoli, ma anche negli altri paesi fragolicoli non è andata meglio. Questo in funzione di una ridotta qualità del prodotto e di una sua limitata tenuta. Un grosso punto interrogativo è anche legato a come il mercato assorbirà l’aumento dei prezzi e le quantità di fragole che arriveranno nelle prossime settimane: il mercato tedesco infatti è in forte ripresa risultando anticipato rispetto al suo standard diventando così quasi contemporaneo con quello nostrano.’
‘Per il territorio in genere – spiega Lamberto Giovanardi, Direttore Commerciale di Orogel Fresco - ma soprattutto per quello romagnolo, la fragola è importante, ma è necessario individuare varietà adeguate che rendano al meglio. Questo permetterebbe di avere standard quantitativi e qualitativi corretti e livelli di disformità sempre più limitati’
Varietà: ecco le ultime novità
Anche se fino ad oggi non è stato possibile dare una valutazione completamente corretta possiamo dire che le novità varietali interessanti sono diverse. Come diverse sono le selezioni in avanzato stato di sperimentazione che a breve potranno passare a varietà a tutti gli effetti e quindi commercializzate.
Tra le varietà più interessanti si ricordano:
Eva* (Crpv, Italia - Coviro, Italia): adatta per ambienti settentrionali con particolare riferimento al veronese. Ha pianta in grado di prolungare il flusso produttivo sia in autunno che in primavera grazie alla sua capacità di rifiorire. Bella forma del frutto conico-allungata, colorazione rosso-aranciata, molto brillante e polpa consistente con lunga shelf-life. Richiede però terreni fumigati per ottimizzare lo sviluppo vegetativo; inoltre presenta un sapore non eccezionale ed una calo produttivo soprattutto nella seconda parte della raccolta.
Anitabis* (Dante Magnani, Cesena - Vivai Molari & Gatti, Cesena): presenta caratteristiche positive di buona produttività, buona consistenza della polpa e grado rifrattometrico elevato. Negativa risulta essere la resistenza della superficie alla manipolazione che porta ad una notevole difficoltà nelle fasi di raccolta, trasporto e conservazione. Inoltre presenta un calo di pezzatura nel proseguimento della raccolta e inscurimento del colore con l’innalzarsi delle temperature.
Syria* (New Fruits, Cesena): pianta molto rustica e resistente alle principali patologie, dall'elevata pezzatura del frutto, bel colore rosso brillante e con elevata qualità dei frutti.
Kilo*: pianta rustica, elevata produttività soprattutto nei periodi precoci (gennaio-marzo), frutto di bella forma conica, regolare anche nel periodo invernale, colorazione rossa brillante sia durante l’inverno sia con innalzamenti della temperatura. Limitate risultano le caratteristiche organolettiche che diventano scarse in concomitanza dei picchi produttivi.
Nora*: pianta precoce e rustica con frutto di bella forma conico-allungata, regolare e di buon sapore dolce. Risulta sensibile alla diminuzione di pezzatura con il proseguire della raccolta e con innalzamenti termici presenta una tendenza alla diminuzione della consistenza della polpa.
Siba* (CIV Consorzio italiano vivaisti, Ferrara): pianta ad elevata rusticità e precocità di maturazione, frutto di bell’aspetto dalla forma conico-allungata e con elevata consistenza e buon sapore. La produttività però non è sempre elevata anche a causa della diminuzione della pezzatura con il proseguito della raccolta.
Tudla® Milsei* (Planasa, Spagna): pianta precoce con elevata produttività e forma allungata dei frutti. Presenta però prodotti di scarsa consistenza, superficie delicata, forma non regolare e colore non sempre uniforme.
Argentera*: pianta a maturazione tardiva, con elevata rusticità, bel frutto, bella forma conica regolare ed uniforme, colore rosso aranciato e di buon sapore. La pezzatura e la consistenza risultano non elevati.
Tecla*: pianta molto rustica e produttiva, con frutto di grossa pezzatura, colore rosso-brillante, molto attraente e buon sapore. La pianta si adatta anche su terreni non fumigati e biologici. Può manifestare un eccessivo vigore nei terreni più fertili.
Unica*: elevata produttività e rusticità della pianta, adatta anche a terreni non fumigati. Presenta frutti di notevole pezzatura, bella forma conica, molto regolare. Molto adatta per ambienti abruzzesi dove acquisisce anche un buon aroma. Nei terreni più fertili la pianta presenta eccessivo vigore. Scarse sono le caratteristiche organolettiche, in particolare a causa della limitata dolcezza.
Zeta*: pianta a maturazione precoce, elevata rusticità, produttività ed adattabilità a terreni non fumigati e biologici, tolleranza all’oidio, grossa pezzatura del frutto. Limitate sono le caratteristiche organolettiche del frutto, in particolare per la scarsa dolcezza.
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Fonte: Cra - Unità di ricerca per la frutticoltura Forlì
Autore: Lorenzo Cricca