I costi di produzione delle piantine micropropagate sono particolarmente elevati se confrontati con taleaggio o con altri sistemi standard di propagazione. Negli ultimi anni tali costi sono andati in crescendo per l'aumento dei costi del materiale e dell'energia e per la crescita dei salari e degli stipendi. E oggi hanno raggiunto livelli tali che soltanto poche specie possono essere prodotte in vitro. Negli ultimi 20 anni sono stati molti i tentativi di meccanizzare tutto il processo micropropagativo, con scarsi risultati, e soltanto in rari casi l’automazione è stata applicata per le produzioni su larga scala. In Italia, dove la produzione riguarda principalmente le piante da frutto e ornamentali da giardino spesso difficili da propagare, l’applicazione d’automatismi nella fase di trapianto è scarsamente utilizzabile. A tutt’oggi, per diminuire i costi di produzione, è importante migliorare l’efficienza delle tecniche di micropropagazione, il cui successo può decretare la competitività 'del prodotto pianta' sul mercato vivaistico. Presso il laboratorio del Vivai Battistini dott. Giuseppe, è in corso un’intensa attività sperimentale per migliorare l’efficienza delle fasi di propagazione in vitro con l’ottimizzazione dei substrati di coltura.
 
Un esempio di sperimentazione
L’esperienza ha riguardato la messa a confronto di substrati di radicazione gelificati con Agar S1000, con altri gelificanti o altri materiali solidi. In particolare sono state messe a confronto due specie ornamentali da esterno: una Photinia Palette, relativamente semplice da radicare e già prodotta commercialmente, l’altra Citisus racemosus piuttosto difficile da radicare e ancora in fase di messa a punto.
 
I substrati messi a confronto sono sintetizzati nella tabella a lato.
"Un primo dato che indubbiamente conferma le prove preliminari - spiega Andrea Battistini dei Vivai Battistini dott. Giuseppe - indica una grossa differenza nella risposta alla radicazione delle due specie campione; in particolare il Citisus dimostra scarsa attitudine all’emissione  di radici, ed  il risultato è appena accettabile con il substrato A (agar). La scarsa rizogenesi di questa specie è addirittura quasi assente qualora l’agar venga sostituito da vermiculite e/o sabbia. Il Citisus ha inoltre mostrato risposte spesso poco significative, come evidenzia la deviazione standard calcolata sulla radicazione. L’analisi dei dati ottenuti su Photinia Palette (graf.2) presenta buoni risultati sia con gelificanti sia con altri solidificanti del mezzo di coltura; in particolare sono significativi i risultati ottenuti con la tesi B (gelrite) che ha registrato l’85% di radicati e con il substrato (sabbia+torba) nel quale ha radicato oltre l’82% dei germogli. Complessivamente possiamo ritenere migliorativo ed utilizzabile sul piano commerciale il risultato su Photinia, e molto probabilmente si andrà alla sostituzione dell’agar S1000 con il gelrite, che pur essendo più costoso dell’agar, a conti fatti ne vale la pena; tuttavia, prima di procedere alla completa sostituzione saranno eseguiti ulteriori test su campioni di alcune migliaia di piante per constatare la ripetibilità dei risultati e soprattutto verificare la sopravvivenza in ambientamento. Per quanto riguarda il Citisus sono indispensabili ulteriori prove, in quanto, oltre ad avere scarsi risultati nella radicazione le plantule ottenute sono poco vigorose e spesso mostrano clorosi e/o necrosi degli apici, sintomi questi ultimi che abbassano la sopravvivenza in ambientamento, come peraltro già verificato con le prime sperimentazioni".
 
Alcune delle varietà distribuite
Il vivaio presenta un ricco catalogo a sua disposizione, tra cui specie frutticole che ornamentali.
 
 
Per quello che riguarda peso, nettarine, percoche, melo e pero tante sono le varietà interessanti che i Vivai Battistini dott. Giuseppe, producono e distribuiscono, e per poterne prendere visione si rimanda al sito www.vivaibattistini.it.