La neve spesso evoca in grandi e piccini ricordi di felici vacanze in montagna. Quando però i fiocchi scendono a quote più basse e si trasformano in ghiaccio, diventano un intralcio o addirittura un problema, soprattutto per gli agricoltori.
Gli eventi violenti, gli sfasamenti stagionali e i repentini sbalzi termici dovuti alla crisi climatica aumentano queste difficoltà. Ed ecco che, in questo gennaio 2023, il settore agricolo è passato dal chiedersi se l'inverno sarebbe realmente arrivato a preoccuparsi per il freddo portato dal ciclone Thor.
Thor batte forte
Il ciclone ha provocato una media di oltre 5 eventi estremi al giorno in Italia (dati European severe weather database). Se le nevicate su Alpi e Appennini sono ben accette perché ricostituiscono le riserve idriche di invasi, laghi e fiumi, l'arrivo dei fiocchi in pianura sta provocando danni nei campi. Secondo Coldiretti, freddo, neve e gelo notturno mettono a rischio gli ortaggi coltivati all'aperto, mentre Cia stima danni su almeno un 30% delle colture di stagione.
L'ondata di maltempo si sta abbattendo su tutta la Penisola. A nord la neve è caduta nel Carso e nelle zone sopra Trieste, nonché a Bologna e in tutto l'Appennino romagnolo. Le province più colpite sono quelle di Rimini, dove però sono già all'opera 40 mezzi spazzaneve, e Forlì-Cesena. Imbiancati anche il centro, con borghi umbri sotto 40 centimetri di neve, e il sud: fiocca in Puglia, Basilicata e perfino in alcune aree della Sicilia.
Stando alle previsioni, le precipitazioni continueranno almeno fino a fine mese. È allerta nubifragi in Campania, Calabria e Abruzzo, mentre venti gelidi e neve sono attesi sulle regioni del versante adriatico, ma anche al Nord. Nevicate previste, in particolare, su Piemonte, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Friuli.
Cai Agromec e Coldiretti corrono ai ripari
Ghiaccio e neve limitano la viabilità e possono causare l'isolamento di quei centri abitati situati nelle aree più interne e in montagna. Ad aiutare i comuni imbiancati, i contoterzisti di Cai Agromec e gli agricoltori di Coldiretti mettono al servizio della comunità i trattori e gli attrezzi più adatti alla pulizia delle strade per il ripristino della circolazione.
Trattrici con lame per la rimozione della neve in azione in questi giorni
(Fonte foto: Cai Agromec)
"Anche quest'anno i nostri associati, che rappresentano l'80% delle oltre 18mila aziende agromeccaniche italiane, assicurano il servizio di pulizia strade ovunque nel paese - afferma il presidente di CAI Agromec Gianni Dalla Bernardina. Le nostre imprese possono contare su 30mila mezzi equipaggiati per spalare neve e spargere sale, garantendo una copertura del servizio 24 ore su 24".
"Abbiamo mobilitato gli agricoltori in seguito all'allerta della Protezione civile in Abruzzo, Marche, Molise, Basilicata e Calabria e in alcune aree di Emilia Romagna, Umbria, Campania e Puglia - aggiunge Coldiretti. I nostri associati eseguono interventi tempestivi anche nelle aree rurali più isolate, risultando cruciali per garantire gli approvvigionamenti alimentari agli animali nelle stalle e le consegne del latte raccolto quotidianamente".