"Il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, sulla 'Tremonti ter' ha perfettamente ragione: sarebbe anticostituzionale non estendere i benefici della detassazione relativi all’investimento sulle macchine agricole. Ma se è necessario aprire le maglie del decreto alle aziende agricole, è altrettanto necessario consentire alle imprese agromeccniche di accedere ai Psr per poter usufruire dei benefici della rottamazione".
Questo è il commento del presidente di Confai, Leonardo Bolis, alla proposta del ministero delle Politiche agricole di inserire nella misura 121 dei Psr un meccanismo di incentivazione ad hoc per la rottamazione delle macchine agricole.

Il presidente Bolis, pur riconoscendo la giusta direzione in cui si sta muovendo il Governo, sottolinea come verrebbero discriminati gli agromeccanici che andrebbero ad usufruire solo della “Tremonti ter”, mentre i colleghi agricoltori, in particolar modo quelli che svolgono attività agromeccanica in forma connessa, avrebbero accesso a entrambi i provvedimenti e, pertanto, vi è l’assoluta necessità di abbattere quel muro di gomma, che continua a far rimanere nel limbo l’imprenditore agromeccanico, "consistente nel diniego al suo inquadramento all’interno del settore agricolo".
Inoltre, secondo Confai, sarebbe schizofrenico continuare a varare provvedimenti discriminatori che possono solo creare confusione, concorrenza sleale e spesso evasione.

Infine, afferma il presidente della Confederazione agromeccanici, "se è sacrosanto aprire le maglie dei Psr, non si può lasciare fuori dall’agricoltura il comparto della meccanizzazione agricola di cui è ormai fattore strutturale. Inoltre, non sono accettabili le pretese di quei soggetti che chiedono l’accesso ai Psr e contemporaneamente vogliono restare legati al mondo dell’artigianato".