"Sulla bozza del decreto legge denominata 'Tremonti ter' e relativa ad alcune importanti misure anticrisi, non possiamo che esprimere un commento favorevole".
E' positiva, dunque, la valutazione che il presidente nazionale di Confai, Leonardo Bolis, dà delle disposizioni fiscali previste nella manovra d’estate."In particolare – aggiunge Bolis - l’esclusione dall’imposizione sul reddito d’impresa del 50 per cento del valore degli investimenti per trattori e macchine per l’agricoltura e la silvicoltura consente alle imprese agromeccaniche di poter continuare ad investire per l’innovazione del settore primario".
 
Il processo di ammodernamento, che da sempre caratterizza l’attività dei contoterzisti aderenti a Confai, in questo periodo di forte crisi economica e finanziaria – con gli istituti di credito certamente più restii a concedere finanziamenti e gli agricoltori in ritardo sui pagamenti delle prestazioni ricevute dagli agromeccanici – in questi primi mesi del 2009 ha subito un rallentamento marcato. Una frenata, peraltro, che ha coinvolto tutti gli operatori dell’agricoltura, come certificato dal calo delle immatricolazioni di macchine e mezzi per l’agricoltura. "La detassazione parziale prevista dal decreto legge in questione – specifica Bolis ci permette di mantenere uno standard professionale estremamente elevato, di migliorare le rese produttive per ettaro, di proseguire il trend di riduzione degli infortuni sul lavoro".

Il coordinatore nazionale di Confai, Sandro Cappellini, ribadisce la richiesta per un altro provvedimento al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. "Concedendo lo status di imprenditore agricolo anche agli imprenditori agromeccanici – dichiara Cappellinicon un impegno di spesa inferiore al milione di euro a livello nazionale per tutta la categoria dei contoterzisti, lo Stato potrebbe riuscire a far emergere diversi milioni di lavoro sommerso svolto da alcuni nostri concorrenti “irregolari”".