Botta e risposta tra Unima e Confai a margine dell'intervento del presidente della Fimav - Federazione imprese di meccanizzazione agricola del Veneto, Gianni Della Bernardina. In merito alle dichiarazioni riportate in una nota di Confai dopo lo svolgimento dell'assemblea generale della Confederazione agromeccanici, Unima vuole fare chiarezza.
 
"Smentisco categoricamente di aver chiesto ai miei associati di non prendere parte al rinnovo delle cariche di Unima, – dichiara Dalla Bernardinatant’è vero che al consiglio nazionale di Unima, che si è tenuto nella stessa data dell’assemblea di Confai e nella quale è stato eletto Massimo Alberghini Maltoni nel ruolo di nuovo vicepresidente dell’Unione nazionale e riconfermato Clevio Demicheli nel ruolo di vicario, la federazione veneta era presente con tutti i suoi rappresentanti indicati dallo stesso vertice Fimav e da me presentati in occasione dell’assemblea nazionale di Numana del 9 maggio.

A proposito delle mie dimissioni dalla vicepresidenza nazionale di
Confai, è opportuno rimarcare che ne ho parlato esclusivamente in risposta a quanto pubblicamente affermato dal presidente dell’Apima di Mantova, Marco Speziali, che mi voleva sollevato dall’incarico dalla struttura centrale. Desidero ribadire con forza di non essere stato sollevato dall’incarico ma di aver liberamente scelto di dare le dimissioni da vice presidente Unima.
Nello stesso tempo non ho dato la mia disponibilità a ricoprire ruoli di rappresentanza nazionale, delegando al mio posto il direttore dell’associazione di Verona, Clemente Ballarini, per impegnarmi totalmente nell’attività sindacale veneta, ritenendo che il federalismo porterà molti motivi di attenzione e confronto anche tra regioni confinanti.

Riguardo alla mia affermazione in base alla quale la proposta di
Confai circa la libertà di scelta per le aziende agromeccaniche di essere inquadrate nel mondo agricolo sia da ritenere “intelligente “e “da cavalcare”anch’essa merita un netto chiarimento; è una proposta che pur in contrasto con quanto ribadito nell’assemblea di Unima di febbraio che ha scartato l’ipotesi di Confai in quanto porterebbe di fatto alla scomparsa dell’intera categoria, merita un attenzione e un serio confronto, in particolare tra provincie confinanti. A tale proposito desidero infine chiarire – conclude Dalla Bernardina - che ho partecipato all’Assemblea generale di Confai nel mio ruolo di presidente dell’Apima di Verona".