A proposito delle mie dimissioni dalla vicepresidenza nazionale di Confai, è opportuno rimarcare che ne ho parlato esclusivamente in risposta a quanto pubblicamente affermato dal presidente dell’Apima di Mantova, Marco Speziali, che mi voleva sollevato dall’incarico dalla struttura centrale. Desidero ribadire con forza di non essere stato sollevato dall’incarico ma di aver liberamente scelto di dare le dimissioni da vice presidente Unima.
Nello stesso tempo non ho dato la mia disponibilità a ricoprire ruoli di rappresentanza nazionale, delegando al mio posto il direttore dell’associazione di Verona, Clemente Ballarini, per impegnarmi totalmente nell’attività sindacale veneta, ritenendo che il federalismo porterà molti motivi di attenzione e confronto anche tra regioni confinanti.
Riguardo alla mia affermazione in base alla quale la proposta di Confai circa la libertà di scelta per le aziende agromeccaniche di essere inquadrate nel mondo agricolo sia da ritenere “intelligente “e “da cavalcare”anch’essa merita un netto chiarimento; è una proposta che pur in contrasto con quanto ribadito nell’assemblea di Unima di febbraio che ha scartato l’ipotesi di Confai in quanto porterebbe di fatto alla scomparsa dell’intera categoria, merita un attenzione e un serio confronto, in particolare tra provincie confinanti. A tale proposito desidero infine chiarire – conclude Dalla Bernardina - che ho partecipato all’Assemblea generale di Confai nel mio ruolo di presidente dell’Apima di Verona".
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Unima - Unione nazionale imprese di meccanizzazione agricola