Se l’agricoltura soffre, la meccanizzazione in agricoltura non sta meglio. L’andamento schizofrenico delle commodities agricole nel 2008 e l’attuale situazione di mercato in costante contrazione, il costo dei carburanti che non si è ridotto nonostante la frenata del prezzo del greggio, l’esposizione delle imprese di meccanizzazione agricola nei confronti degli agricoltori e, non ultima, l’esclusione della categoria dai benefici concessi al settore primario, contribuiscono a tratteggiare un quadro a tinte fosche da parte di Apima Mantova.
"Eppure – ha sostenuto il presidente dell’Associazione provinciale delle imprese di meccanizzazione agricola, Marco Speziali, nel corso della 73ª assemblea annuale, ieri mattina a Corte Peron di Marmirolo (Mantova) – il nostro settore non ha licenziato nemmeno un dipendente e continua a stare al passo con l’innovazione tecnologica, anche se potremmo avere in futuro ben più di una difficoltà ad acquistare macchine e trattori all’avanguardia".

Le imprese di meccanizzazione agricola, infatti, anche nel 2008 non hanno lesinato investimenti sui macchinari, consentendo ai costruttori di evitare il tracollo, "tenuto conto che il bilancio dal gennaio dello scorso anno allo stesso mese del 2009 ha visto calare le vendite dell’11,5% per le trattrici e addirittura del 53,6% delle mietitrebbie. In futuro, soprattutto se la pratica dei pagamenti a fine anno da parte degli imprenditori agricoli dovesse continuare, trasformandoci di fatto in erogatori di credito agevolato, il bilancio sarà ancora più preoccupante».
Eppure, per rilanciare il segmento della meccanizzazione in agricoltura, secondo il numero uno di Apima basterebbe davvero poco. "Ripristinando la legge Sabatini per l’acquisto di macchine – ha elencato Spezialicollocandoci a pieno titolo nel settore primario, per il quale sono necessari solamente 800mila euro per tutta Italia, presentando un piano di rottamazione mirato allo sviluppo ambientalmente sostenibile e rispettoso della sicurezza sul lavoro, eliminando tutta la burocrazia superflua".

Fra le priorità elencate da Apima, inoltre, due punti darebbero ossigeno, a cascata, all’intero mondo agricolo. "Abbiamo bisogno di regole certe e di far parte del comparto primario – ha detto Leonardo Bolis, presidente nazionale di Confai -. Così potremmo anche ridurre i costi di esercizio, a vantaggio delle aziende che si servono dei contoterzisti".
Fra gli interventi istituzionali, l’on. Marco Carra (Pd) ha assicurato il proprio appoggio nella battaglia dell’inquadramento agricolo. Mentre l’assessore provinciale all’Agricoltura Maurizio Castelli si è soffermato sulla direttiva nitrati: "Apima deve essere ente operativo gestionale nello spandimento dei reflui sul territorio". 
 
Il rinnovo delle cariche 2009-2012
Anche per i prossimi quattro anni Marco Speziali sarà al vertice degli agromeccanici mantovani. L’imprenditore di Roncoferraro, la cui nomina a presidente – data per certa, per l’assoluto valore e la compattezza all’interno della categoria - verrà decisa e ufficializzata nel prossimo consiglio di Apima Mantova la settimana prossima, è ormai da anni leader a livello provinciale dell’associazione.
Insieme a Marco Speziali, sono stati eletti nell’assemblea annuale di ieri i seguenti consiglieri: Lauro Tonini, Paolo Bassi, Archinto Bernini, Luciano Lanfredi, Nicola Maestrini, Guido Cecchin, Lino Facchini, Umberto Baccolo, Giorgio Cressoni, Claudio Azzini, Giuseppe Cavazzini, Guglielmo Agosta, Sergio Galeazzi, Giancarlo Buoli, Vinicio Sarzi Sartori. Revisori dei conti: Gian Paolo Tosoni (presidente), Gianluca Bigliardi e Rino Bussolini (effettivi), Faustino Venturi e Ciro Simonini (supplenti).