Nuova sede e nuovo presidente alla guida di Aemaf Grosseto, l’Associazione esercenti macchine agricole e frantoi della provincia toscana aderente a Confai.
Al presidente uscente Giotto Salvadori è subentrato Giancarlo Ballerini, al quale sono stati rivolti i migliori auguri di buon lavoro, nell’interesse della categoria delle imprese agromeccaniche e dei frantoiani, dallo stesso Salvadori, dal direttore Germana Boccafogli ma anche dal presidente nazionale di Confai, Leonardo Bolis, e dal coordinatore Sandro Cappellini.

L’assemblea annuale ha visto anche l’inaugurazione della nuova sede di via Siria 96, a Grosseto. La nuova casa per gli associati ad Aemaf Grosseto, realtà che opera ormai da 14 anni anche nella limitrofa provincia di Viterbo, tramite un ufficio distaccato.
La relazione di Salvadori ha posto in luce il momento di particolare difficoltà del comparto, frenato negli investimenti da una mancanza di apertura del Piano di sviluppo rurale verso il contoterzismo, da oneri burocratici e previdenziali eccessivi per il comparto e da una congiuntura economica fortemente negativa a livello internazionale. Senza tralasciare gli aspetti più pregnanti dell’attività agromeccanica, legata ai cicli stagionali.
"Lo scorso autunno – ha specificato infatti Salvadori – le forti piogge hanno ridotto drasticamente la semina dei cereali e gli effetti sul mercato si conosceranno solamente nella seconda metà del 2009". Inoltre, secondo Salvadori, "anche in provincia di Grossetto i contoterzisti professionali devono fare i conti con la concorrenza sleale degli imprenditori agricoli che si improvvisano nella lavorazione dei terreni altrui, camuffando da attività connessa quella che invero svolgono come attività principale, con grave danno sia per gli stessi clienti che per gli agromeccanici rispettosi delle regole".

Senz’altro positivo, non soltanto per Aemaf Grosseto, il lavoro svolto da Confai a livello nazionale per il settore dei frantoi oleari, segmento costituito a livello sindacale da circa 800 aziende, localizzate in diverse regioni italiane: Lombardia, Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania e Sicilia.
"La sezione Frantoi di Confai– ha detto il presidente nazionale, Leonardo Bolis - è già stata accreditata a livello ufficiale al ministero per le Politiche agricole ed è già stata convocata alla prima riunione del Tavolo di Filiera olivicolo-oleario".
Un successo sindacale che in parte mitiga le sofferenze del comparto. "Tuttavia – ha riconosciuto Bolis - si intravede una svolta positiva per le aziende della trasformazione dell’olio extravergine di oliva, a partire dalla campagna di informazione rivolta ad accrescere la conoscenza delle proprietà nutrizionali e salutistiche dell’olio extravergine di oliva e favorirne il consumo". Per l’attuazione del programma di informazione, sono stati stanziati diversi milioni di euro.
"Ma se i finanziamenti per la molitura delle olive dovessero passare attraverso i Psr – ha spiegato Giotto Salvadoriper i contoterzisti si aprirebbe il solito problema relativo all’esclusione dai contributi economici". Una questione sulla quale Confai darà battaglia, esattamente come sta avvenendo per l’inquadramento a tutti gli effetti, degli agromeccanici nel settore agricolo.