Il consiglio nazionale di Confai rivendica l’individuazione dello status di imprenditore agromeccanico all’interno del comparto agricolo. "E’ l’obiettivo per il quale la Confederazione agromeccanici è nata e per questa finalità daremo battaglia", annuncia il presidente nazionale, Leonardo Bolis.
In fase di conversione in legge del DL 3 novembre 2008 n.171 recante misure urgenti per il rilancio competitivo del settore agroalimentare, l’emendamento relativo all’inquadramento in agricoltura dei contoterzisti è stato ritirato, per mancanza di copertura finanziaria.
"Eppure – sottolinea Bolissono necessari solamente 800mila euro, per ridare slancio ad un segmento vitale nel progresso dell’agricoltura e per la competitività delle nostre aziende che oggi sono parte integrante dell’ossatura fondamentale della nostra economia agricola, colonna portante dell’attività primaria".
Gli imprenditori agromeccanici, prosegue Bolis, "lavorano in silenzio, non fanno manifestazioni, non fanno la rivoluzione, non beneficiano di cordate di salvataggio; si arrangiano da soli, con il loro intelletto e la loro intraprendenza, ma si stanno stancando di sentire effimeri proclami e promesse".
 
Il desiderio degli agromeccanici è "superare la poca chiarezza e trasparenza, o per meglio dire, l’assenza di specifiche norme che dettino quelle regole certe che la categoria chiede e si aspetta di poter continuare a svolgere il proprio lavoro con dignità e soprattutto parità di diritti e doveri che dovrebbero essere il sale della nostra democrazia".
Ora Confai interverrà presso tutti i ministeri e le commissioni parlamentari competenti per chiudere definitivamente la partita. "Dopo tre legislature è arrivato il momento, tenuto conto anche della crisi che si è abbattuta a livello internazionale, di porre fine alla vicenda", conclude Bolis.