Alla quarta riunione che chiude il primo ciclo di consultazioni al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti sulla riforma del codice della strada, in programma a Roma il prossimo 22 gennaio, Confai solleciterà le proprie proposte tramite il presidente nazionale, Leonardo Bolis.
"Innanzitutto – dichiara Bolis – dobbiamo esprimere la nostra soddisfazione poichè con la legge 201 del 22 dicembre scorso è stato concesso l’uso delle macchine agricole nelle operazioni di manutenzione e tutela del territorio. Un passo importante a vantaggio dell’attività agromeccanica, auspicato da tempo proprio da Confai, addirittura già alla fine del 2005".
Certamente, la partita della revisione del codice della strada non è finita. "Nell’incontro del 22 gennaio prossimo ribadiremo le posizioni già espresse nelle riunioni precedenti – riassume il numero uno della Confederazione Agromeccanici – e cioè che nel nuovo codice della strada vengano coordinate le disposizioni in materia di sicurezza e salute sul lavoro con quelle relative alla circolazione stradale, come ad esempio le cinture di sicurezza. Inoltre, chiederemo che il limite di velocità per le macchine agricole venga innalzato dagli attuali 40 chilometri orari a 50 km/h, in linea con quanto avviene negli altri Paesi dell’Unione europea e contemporaneamente che la massa rimorchiabile venga innalzata a 2,5 tonnellate. In terzo luogo, Confai solleciterà la semplificazione burocratica per l’impiego delle trattrici agricole, in caso di allestimento temporaneo quale macchina operatrice".
Una mera semplificazione, precisa Sandro Cappellini, coordinatore nazionale di Confai, "che non significa totale deregulation, quanto piuttosto uno snellimento delle procedure, nel rispetto dei controlli e delle normative".