Cavout (Torino), 17 maggio 2008. Accanto alla disamina dei successi ottenuti, ad esempio l'ottenimento degli indennizzi del settore bieticolo-saccarifero, l'assemblea annuale della Confederazione Agromeccanici mette in campo proposte e allerte per il contoterzismo italiano.

'Definizione della figura dell'imprenditore agromeccanico, suo inquadramento previdenziale, riduzione dei costi del carburante con almeno l'azzeramento dell'accisa, accesso ai Piani di sviluppo rurale, riduzione dell'Irap, alleggerimento degli adempimenti burocratici': queste le sei proposte di Leonardo Bolis, presidente di Confai.

Fra i temi da risolvere con urgenza, Bolis sottolinea la questione del caro-gasolio: 'La spesa per far funzionare le macchine e le attrezzature agricole è passata da 34.960 a 46.913 euro l'anno. Per questo riteniamo fondamentale applicare la defiscalizzazione totale del carburante utilizzato dalla nostra categoria per effettuare i servizi agricoli'. Prioritario, in un'ottica di parificazione del comparto agromeccanico a quello agricolo, l'accesso ai Piani di sviluppo rurale: questa soluzione 'potrebbe favorire un contenimento dei costi di esercizio dei servizi, con una gratificante ripercussione positiva sulle tariffe di lavorazione,' prosegue Bolis 'anche se dobbiamo registrare che i Psr di alcune Regioni non contemplano risorse a noi appetibili, quali quelle per l'acquisto di macchine agricole'.

Per il prossimo mese di novembre, poi, il presidente Bolis ha annunciato un momento di riflessione su 'Agricoltura e meccanizzazione', 'un convegno al quale chiederemo allo stesso ministro Zaia di partecipare'.