Circa 50 ettari dedicati a trattori, mietitrebbie, macchine per la lavorazione del terreno e seminatrici: l’Eima Show si addensa intorno alle tecnologie, riducendo del 50% le superfici dell’edizione 2005. Una scelta azzeccata, che ha permesso di concentrare tutte le aziende partecipanti in un’area facilmente visitabile, riducendo le aree dimostrative al minimo necessario.

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Oltre 60 gli espositori, in rappresentanza delle maggiori case costruttrici attualmente sul mercato: dal Gruppo Same-Deutz-Fahr a Case-New Holland, dal Gruppo Argo (Landini, Laverda, McCormick) al gruppo AGCO (Massey Ferguson, Challenger, Fendt, Valtra).
Non mancano, ovviamente, nemmeno John Deere e Claas. Tra gli specializzati sono presenti Goldoni e il gruppo BCS. Solo Trelleborg ha portato invece a Concordia i propri pneumatici.
Conferenza stampa Eima Show 2007
La mattinata si apre con la conferenza stampa di Unacoma, con il presidente, Massimo Goldoni, che inanella una sequenza di numeri di mercato non particolarmente felici. E’ da tempo che Goldoni infatti richiama l’attenzione sull’andamento negativo delle immatricolazioni in Italia, lamentando una carenza cronica di iniziative idonee al rinnovamento di un parco macchine obsoleto.
I numeri forniti oggi non si discostano molto da quelli del recente passato: -6,7% per le trattrici, seguito da un -4,5% per le motoagricole. I rimorchi limitano i danni segnando “solo” un -4,4%.
Unica nota positiva, la spiccata crescita delle mietirebbie, che salgono di un bel +35,5%. Il dato non deve però impressionare, dato che non riesce comunque, da solo, a recuperare le fortissime perdite del settore registrate negli ultimi 2 anni.
“La riforma di comparti produttivi come quello del tabacco, della barbabietola, dei pomodori da industria e dell’uva dopo quello dei cereali già sottoposto a nuovo regime – sottolinea Goldoni - rischia di ridurre ulteriormente il numero di aziende agricole in attività, e di causare un nuovo calo nella domanda di mezzi meccanici”.
Ma non è solo sulle riforme agricole che si ferma l’attenzione del presidente: “La scommessa per l’agricoltura italiana – prosegue Goldoni - è quella di riuscire a sostituire queste colture con nuove produzioni, in buona parte quelle utilizzabili come materie prime energetiche, vedi il mais per il bioetanolo al nord ed il girasole per il biodiesel nel centro-sud”.
Una scommessa sul futuro e sulle tecnologie che lo possono sostenere, quindi.

Una scommessa ribadita fermamente anche da Guglielmo Gandino, Amministratore Delegato di Unacoma Service: “Abbiamo scelto di dedicare questa edizione al tema specifico delle applicazioni informatiche ed elettroniche – chiosa Gandino – perché vogliamo che EIMA Show sia una vetrina d’eccellenza, e un momento di contatto con le espressioni più avanzate della tecnologia nel campo della meccanica agricola. La terra – prosegue Gandino – va gestita in modo sempre più efficiente ed eco-compatibile e questi gioielli della meccanica rappresentano la nuova ‘intelligenza’ nell’uso delle risorse naturali”.
La visita ai campi dimostrativi mostra però poche novità: la vicinanza dell’Agritecnica di Hannover deve aver suggerito infatti alle grandi case di tenersi nella manica gli assi migliori della ricerca 2007. Prevalentemente sono i restyling, come pure piccole modifiche a soluzioni preesistenti, che la fanno da padrone. Ma il pubblico sembra comunque apprezzare: numerosi visitatori, provenienti da diverse regioni italiane, si sono accalcati nei diversi stands e hanno seguito con attenzione le evoluzioni in campo delle molte macchine schierate in bella mostra: inutile dirlo, è pur sempre un bel vedere...  Compresa la collezione di trattori d'epoca, esposti in grande spolvero.