L'accordo stretto con la Fiera del Levante non prevede infatti semplicemente la presenza di uno stand di Unima ad Agrilevante, ma è stata avviata una vera collaborazione, che partirà dalla creazione di un ufficio Unima all'interno della Fiera del Levante che sarà attivo anche dopo la mostra e al quale potranno fare riferimento le aziende agromeccaniche del Meridione per poter godere di quei servizi che l'Unione offre a tutti i propri associati, in tema di consulenza tecnica e amministrativa e rappresentatività sindacale. Un impegno dunque importante a favore degli operatori del Sud e che permetterà a Unima di incrementare la propria importanza in una zona strategica del nostro Paese.
"Per noi Agrilevante è un appuntamento importantissimo – spiega Aproniano Tassinari, presidente di Unima - perché ci permette di raggiungere due obiettivi e due valori: contribuire al successo di una manifestazione nel bacino del Mediterraneo che dia informazioni e supporto ai cambiamenti che avvengono nel mondo dell'agricoltura, e contemporaneamente, come Unima, abbiamo l'opportunità di potenziare lo nostra attività di sviluppo nel centro sud. Unima avrà la possibilità di essere ancora più attiva, a favore di tutti i contoterzisti che operano nel centro-sud ma che non hanno dei riferimenti precisi a supporto della loro attività". "L'agricoltura meridionale – prosegue Tassinari - ha due aspetti molto importanti: la coltura estensiva e soprattutto la coltura specializzata. Oggi ci dobbiamo scontrare con dei mercati emergenti in cui la coltura estensiva viene gestita su una territorialità molto ampia. Invece nell'ambito della coltura specializzata noi possiamo sicuramente confrontarci per la qualità e la tipicità dei nostri prodotti. Da questo punto di vista il Meridione è un ottimo bacino per l'agricoltura del futuro".
Un quadro generale che vede i contoterzisti in una posizione di particolare importanza per lo sviluppo delle aziende italiane. "Il contoterzista in questo quadro di cambiamento del mercato agricolo svolge un ruolo determinante – conclude Tassinari -. Perché parliamo di tecnologie e sistemi di gestione avanzate e di conoscenza specifica dei mezzi. Il contoterzista è a disposizione delle grandi aziende, perchè è sempre più accentuata la carenza di personale specializzato per effettuare certe lavorazioni, e delle piccole aziende, che non hanno la forza economica per investire in sistemi e macchine che possano dare valore aggiunto alle loro produzioni. Oggi il contoterzismo in Italia, come avviene in tutte le nazioni del mondo, è una risposta a un'agricoltura che punta sull'imprenditorialità".
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Fonte: Unima - Unione nazionale imprese di meccanizzazione agricola