Il presidente di Confai, Leonardo Bolis, ringrazia pubblicamente i propri collaboratori "per la grande professionalità e competenza dimostrata nell’assistere e nel fare valere gli interessi della categoria, ed in particolare degli agromeccanici coinvolti nella vicenda della riforma Ocm zucchero". "Senza compromessi, senza falsi proclami, senza continue contraddizioni tipiche di chi non conosce a fondo i problemi della categoria, tutto lo staff, i vertici ed i collaboratori di Confai hanno sostenuto la linea tracciata sin dal 2005 – continua Bolis – con la determinazione che contraddistingue la nostra Confederazione. Gli agromeccanici segnati dalla riforma hanno oggi raggiunto quel risultato giusto e dignitoso che spetta loro e le numerose testimonianze pervenuteci anche da parte di imprenditori non associati al sistema ci gratificano e ci ripagano degli sforzi sostenuti, confermandoci la validità delle scelte effettuate". In base alla circolare Agea 872/2006 del 22 dicembre scorso e alla successiva interpretazione del 14 febbraio 2007 (provvedimento 88/2007), è previsto che gli imprenditori agromeccanici possano ottenere i finanziamenti sia sul mancato reddito dell’attività, calcolata sulla media produttiva delle campagne 2003-2006, sia sul mancato utilizzo delle macchine esclusivamente impiegate per la bieticoltura e non riconvertibili. "Il passo in avanti, che va incontro alle nostre richieste, avanzate fin dal giugno 2005, non appena conosciuta la proposta del commissario europeo all’Agricoltura, Mariann Fischer Boel, sulla riforma del comparto bieticolo saccarifero, riguarda la possibilità per le imprese agromeccaniche di mantenere in azienda le macchine agricole per la lavorazione e la raccolta delle barbabietole".