La funzione di 'fattore strutturale' del lavoro contoterzi è stata sintetizzata nel tema della 59° Assemblea generale Unima "I contoterzisti: braccio meccanico per una agricoltura di qualita". Un concetto che non trova, ricordano i vertici dell'Unione, la piena attuazione sul campo.
Per questo, aprendo i lavori dell'assise Aproniano Tassinari, presidente Unima, ha esortato il Parlamento ad andare oltre l'astrattezza formale con cui la normativa definisce l'attività agromeccanica.
"Vogliamo, in definitiva, toccare con mano se il legislatore è disposto - ha esordito Tassinari - a riconoscere la nostra funzione, delineandone, con chiarezza, i connotati giuridici e gli ambiti operativi, e a supportare la nostra attività in modo che chi la esercita possa usufruire, senza confusione di ruoli, di adeguate opportunità". Allo stesso tempo gli agromeccanici chiedono ai rappresentanti delle organizzazioni agricole professionali se sono disposti ad accettare il contoterzismo agricolo come una categoria imprenditoriale non avulsa dal settore primario, ma con esso fortemente integrata e, come tale, abilitata a partecipare, a pieno titolo, al dialogo sociale, alla concertazione istituzionale ed a quella interprofessionale.

Prime risposte, affermative, sono giunte sia dal sottosegretario alle Politiche agricole, Teresio Delfino, sia dal presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni.

"Abbiamo messo un punto con l'approvazione dell'art. 5 ma ora dobbiamo, anzi vogliamo, riempire di contenuti la definizione dell'attività agromeccanica" ha dichiarato il rappresentante politico che ha inoltre ribadito il suo appoggio per le altre richieste pervenute dall'Unima.
Secondo il sottosegretario la strada tracciata in queste ultime settimane di lavoro parlamentare che ha portato al recepimento da parte della Commissione agricoltura della Camera di tutte le richieste formulate dall'Unima, rappresenta un valido sistema di lavoro. "Un percorso composto - ha spiegato Delfino - di tanti piccoli passi che insieme fanno un lungo cammino, le fughe in avanti non portano a nulla e finiscono subito".

Riconoscimento alla funzione del lavoro delle imprese agromeccaniche quale perno strategico del settore agricolo è giunto da Federico Vecchioni che ha inoltre espresso la volontà della suo sindacato di continuare lungo il percorso di lavoro comune poiché "Abbiamo bisogno l'uno dell'altro, non è pensabile un'agricoltura forte e moderna senza l'apporto dei contoterzisti.
Il nostro obiettivo è comune: realizzare una grande agricoltura con forti filiere agroalimentari". Per raggiungere questo traguardo è necessario, ha ribadito il presidente di Confagricoltura, creare una concreta proposta politica agricola lavorando tutti insieme, ed è quindi maturo il momento per una esecutiva e appropriata definizione della figura di imprenditore agromeccanico e di aprire, a chi ne rappresenta la categoria, le porte dei tavoli agroalimentari.
"Un lavoro che va realizzato - ha spiegato - non per il futuro degli imprenditori agricoli o agromeccanici ma per il bene della nostra agricoltura".

Erano presenti all'assise scaligera Antonio Piva, presidente di CremonaFiere, Mario Maestroni di Confagricoltura, Luigi Castelletti e Giovanni Mantovani, rispettivamente presidente e segretario generale Fiera di Verona, Stefano Valdegamberi consigliere Regione Veneto, Elio Permico, assessore alla Sicurezza Comune di Verona.

 

Fonte: Unima