Da sempre sono agricolo e pacifista - sogno un mondo in cui l'uomo evolva pacificamente in armonia con il suo ambiente. Cosa volete: ognuno ha le sue paturnie e le sue debolezze.

 

In questi giorni, mai come prima, agricoltura e pacifismo mi sembrano unite. Vedremo proprio a cominciare da queste ore come si evolveranno i fatti, ma pare che la Politica Agricola Comune (Pac) sarà profondamente modificata. Se lo sarà, questo avverrà per ragioni principalmente legate al finanziamento di un nuovo sistema bellico, che vede l'impiego del 5% del Prodotto Interno Lordo (Pil) dei Paesi dell'Unione in spese militari.

 

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Certo non sono pochi i grifagni che da tempo intendono tagliare i fondi destinati all'agricoltura e questo è senza dubbio un alibi perfetto. Perfetto mica tanto: si opina che l'Unione Europea debba prepararsi al peggio e temere future invasioni. Qualsiasi persona di buon senso, a questo punto, dovrebbe informarsi per vedere le ragioni di cotanta paura. Non bisogna essere dei grandi esperti di geopolitica.


L'Unione Europea ha 448 milioni di abitanti, il suo Pil nel 2024 è stato pari a 19.423 miliardi di dollari statunitensi, il 18,29% dell'economia mondiale. L'Ue è il primo esportatore mondiale (davanti alla Cina) e copre la seconda posizione come importatore (dietro gli Usa). Un solo dato sulla qualità della vita: un cittadino dell'Ue ha una aspettativa di vita di 81,4 anni.


Prendiamo ora un paese per paura del quale ci apprestiamo a più che raddoppiare la nostra spesa bellica (l'Ue spende attualmente l'1,9% del PIL): la Russia. Senza nulla togliere al gigante euroasiatico constatiamo che:

  • la Russia ha 144,8 milioni di abitanti (un terzo circa dell'Ue);
  • il Pil nel 2024 è stato di 2.173,84 dollari statunitensi (un nono circa di quello dell'Ue, più basso di quello dell'Italia che è 2.372,77);
  • un cittadino russo attualmente gode di una aspettativa di vita di 73,4 anni (è una media fra uomini e donne, per gli uomini non si va oltre i 68 anni).

Aggiungiamo che la Russia non ha problemi di sovrappopolazione, ma anzi una forte stagnazione demografica. Difficile quindi pensare ai cosacchi che si abbeverano in Vaticano, in Place de la Concorde o davanti al Bundestag.

 

Difficile sarebbe anche pensare allo smantellamento della Politica Agricola Comunitaria o ad operazioni di ri-nazionalizzazione; ma la madre dei cretini, lo sappiamo, è sempre incinta e la storia non la studia più nessuno.