La nuova Politica Agricola Comune (Pac), entrata in vigore il primo gennaio 2023, pone particolare attenzione ai temi della sostenibilità ambientale. Prova ne è che una parte cospicua dei 7 miliardi stanziati ogni anno per sostenere gli agricoltori è proprio legata all'assolvimento di obblighi agroclimaticoambientali, sia a livello di Complemento Regionale per lo Sviluppo Rurale (Csr) che di Primo Pilastro.


Come spiegato da Luca Palazzoni, ricercatore dell'Università degli Studi di Perugia, proprio il 15 marzo scatta un obbligo a tutela delle specie selvatiche: il divieto di potatura di alberi e di arbusti per proteggere gli uccelli che nidificano tra i rami. Infatti, i legislatori italiani hanno deciso che le potature devono essere sospese dal 15 marzo al 15 agosto, considerato questo il periodo di nidificazione.


Questo obbligo, ovviamente, non vale per tutto il settore agricolo, ma solo per le aziende agricole che aderiscono alla Pac. E solamente per i terreni che vanno ad inserirsi in quel 4% di aree non produttive previsto dalla Bcaa 8.

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Dunque, se una azienda, per assolvere alla Bcaa 8, inserisce tra gli elementi non produttivi filari alberati, boschetti, siepi e alberi isolati, non potrà potarli dal 15 marzo al 15 agosto di ogni anno.

 

Il Piano Strategico Nazionale della Pac (Psp) specifica che "per potatura degli elementi vegetali, isolati o lineari, regolati dalla presente norma, si intende l'insieme delle operazioni a ciclo pluriennale (riduzione della chioma, ecc…), eseguite allo scopo di rinnovare la vegetazione degli elementi interessati e limitare l'ingombro dei campi coltivati rispetto alla movimentazione delle macchine agricole. Tali operazioni consentono, inoltre, l'eliminazione delle eventuali parti invecchiate o malate della pianta. Sono eseguite in periodo invernale per contenere gli effetti negativi nei confronti della fauna selvatica, ridurre i pericoli di infezione delle piante soggette ai tagli e con terreno asciutto o gelato per evitare danneggiamenti della struttura del suolo dovuto ai ripetuti passaggi di trattori e carri per il trasporto del legname".

 

Inoltre nel Psp viene sottolineato che le regioni e le province autonome possono modificare il periodo di divieto di esecuzione degli interventi di potatura di alberi e arbusti in base alla stagione della riproduzione e della nidificazione degli uccelli, così come disciplinato dalla normativa regionale vigente. Infine, è prevista la deroga in presenza di motivazioni di ordine fitosanitario riconosciute dalle autorità competenti.