Rete Rurale Nazionale ha pubblicato il report "Agricoltura sociale e Budget di Salute. Un binomio possibile (?)". Il documento sintetizza le riflessioni attorno all'uso del Budget di Salute in agricoltura sociale, sviluppate nell'ambito di una collaborazione fra Crea e l'Inapp, l'Istituto Nazionale per l'Analisi delle Politiche Pubbliche. Infatti, da quanto emerge dalle premesse del report, l'agricoltura sociale costituisce ormai da diversi decenni un riferimento per coloro che, nello sviluppo locale, lavorano all'individuazione di risposte innovative per dare risposte ai bisogni sociali della comunità.

 

Centralità della persona e pluralità dei soggetti coinvolti sono alla base degli approcci più innovativi del welfare, basati sulla personalizzazione degli interventi e sull'integrazione delle risorse. In particolare, il Budget di Salute presente in diversi Paesi europei rappresenta per l'Italia lo strumento più avanzato per rendere concreti i principi dell'integrazione sociosanitaria.

 

Il Budget di Salute (Bds) ha trovato diverse applicazioni nei diversi settori produttivi per quanto attiene ai percorsi di inclusione sociale e lavorativa attivati, laddove figura anch'essa l'agricoltura, come dimostrano le esperienze realizzate in alcune regioni italiane. È stata effettuata un'indagine esplorativa  per conoscere e analizzare l'applicazione del Budget di Salute in agricoltura sociale. L'utilizzazione del Budget di Salute in questo tipo di agricoltura è un fenomeno in crescita, seppure di nicchia, e limitato a specifici ambiti territoriali.

 

Il focus del lavoro è stato soprattutto sugli aspetti di coprogettazione, coprogrammazione, monitoraggio, valutazione, su cinque regioni: Emilia Romagna, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Campania, con destinatari della ricognizione i funzionari e dirigenti degli assessorati all'Agricoltura. La scheda informativa è stata compilata per ogni progetto finanziato dalle regioni, dalle informazioni generali al partenariato, l'ambito di intervento del progetto e le risorse umane che hanno concorso alla definizione del Budget di Salute in agricoltura sociale.

 

Analizzando nello specifico, regione per regione, partiamo dalla Campania: ha disciplinato il tema, promuovendo la centralità e la partecipazione dei cittadini, con forme di cogestione di percorsi di cura e riabilitazione, caratterizzate dalla necessità di interventi sanitari e sociali tra loro integrati, finalizzati al welfare comunitario attraverso la metodologia dei Ptri, sostenuti dal Budget di Salute. Nelle linee guida messe a punto dalla Regione, la metodologia del Budget di Salute mette in risalto il ruolo della coprogettazione, cogestione e cofinanziamento, nonché la valutazione dei processi/progetti da allestire e realizzare tra enti pubblici e privati.

 

Spostandoci nel Lazio, il progetto del Bds è stato preso in carico dai servizi sociali della Regione. Per la Regione in questione, l'agricoltura sociale ha sempre rappresentato un significativo esempio di intervento di inclusione sociale ed ecologicamente sostenibile: un connubio fra l'utilizzo delle risorse agricole e il processo produttivo multifunzionale, con lo svolgimento delle attività sociali finalizzate a generare benefici inclusivi, favorire percorsi riabilitativi e sostenere l'inserimento sociale e lavorativo delle fasce di popolazione svantaggiate.

 

In Sicilia il piano delle azioni e dei servizi sociosanitari ha individuato il Budget di Salute come un modello innovativo di risposta ai bisogni delle persone. Già dal 2017 è stato inserito nei percorsi terapeutici legati all'agricoltura sociale, con l'obiettivo di permettere alle persone con disabilità di accrescere i propri livelli di autonomia e di migliorare il proprio benessere.

 

Salendo al Nord, in Friuli Venezia Giulia, il Budget di Salute è costituito da un pacchetto di strumenti di coprogettazione, cogestione e coproduzione con le prime cooperative sociali e con il coinvolgimento delle organizzazioni di volontariato.

 

Chiudiamo con un cenno sull'ultima regione presa in considerazione, ovvero l'Emilia Romagna, che ha fatto rientrare il Budget di Salute come strumento integrato di gestione degli interventi sociosanitari. Qui il rapporto con l'agricoltura sociale è molto forte, in particolare nelle aziende multifunzionali, viste come un contesto favorevole per un'efficace applicazione dello strumento del Budget di Salute. In Emilia Romagna è stato costituito un programma per la promozione delle linee regionali di indirizzo sul Bds, contenuto nella Deliberazione della Giunta Regionale, che lo definisce come uno strumento integrato sociosanitario a sostegno del progetto terapeutico riabilitativo.