È necessario sostenere i giovani rimuovendo le barriere di accesso all'agricoltura e tanto è fondamentale per il futuro del settore primario nell'Unione Europea.
Lo afferma da Strasburgo la Commissione per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale (Comagri) dell'Europarlamento in un nuovo Rapporto adottato il 19 settembre 2023. Il progetto di risoluzione sul ricambio generazionale nelle aziende agricole dell'Ue del futuro, adottato dalla Commissione per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale con 43 voti favorevoli, nessun contrario e una sola astensione, sottolinea che le zone rurali, la sicurezza alimentare dell'Ue e il futuro dell'agricoltura dipendono dal ricambio generazionale.
Gli eurodeputati, guidati dalla relatrice Isabel Carvalhais (S&D, PT), chiedono quindi politiche pubbliche che creino un reddito equo e dignitoso e una qualità della vita per gli agricoltori e le loro famiglie come precondizione per attrarre i giovani verso il settore agricolo.
Il progetto di risoluzione sarà sottoposto a votazione in plenaria, presumibilmente durante la sessione del 16-19 ottobre 2023. Sullo sfondo di tale provvedimento in itinere c'è il declino demografico più pronunciato nelle popolazioni rurali e negli agricoltori che in altre parti della società dell'Unione, al punto che nel 2020 quasi il 58% dei gestori di aziende agricole aveva almeno cinquantacinque anni, mentre i giovani agricoltori hanno da due a tre volte in più probabilità di vedersi respingere la domanda di prestito.
La proposta di risoluzione degli eurodeputati della Comagri è in linea con le misure previste dalla Politica Agricola Comune (Pac) relativamente al ricambio generazionale, ma va anche oltre. Pone con forza il problema dell'accesso dei giovani alla terra, si oppone a grandi concentrazioni di proprietà fondiaria, ma di fatto, per un Paese come l'Italia, apre due fronti importantissimi: la forte concentrazione della proprietà fondiaria in alcune regioni e l'esigenza, sempre più sentita al Sud, di un processo di ricomposizione fondiaria per rendere le aziende più competitive.
Accesso alla terra facilitato
I deputati identificano tra i principali ostacoli per i giovani il prezzo e la disponibilità della terra, la difficoltà di accesso al credito e alle misure di sostegno, ma anche i requisiti amministrativi imposti dalle norme esistenti.
La proposta degli eurodeputati della Comagri chiede di adottare una legislazione dell'Ue per migliorare il funzionamento dei mercati nazionali dei terreni agricoli e affrontare il problema della concentrazione dei terreni.
Secondo la bozza di risoluzione, dovrebbe essere istituito un Osservatorio dell'Ue sui terreni agricoli per monitorare le tendenze dei valori immobiliari, sia di vendita che per l'affitto dei terreni, al fine di garantire una maggiore trasparenza delle transazioni fondiarie nell'Ue. Gli Stati membri dovrebbero promuovere l'accesso alla terra per i giovani agricoltori, ad esempio mediante diritti di prelazione, controlli dei prezzi di vendita e dei canoni di affitto o garanzie di utilizzo a lungo termine. Strumenti in buona parte già esistenti, ma che andrebbero rafforzati.
Condizioni di credito più favorevoli
I giovani agricoltori dovrebbero anche ricevere tassi di interesse più bassi e sostegno per la prima rata del prestito, nonché consulenza per una migliore alfabetizzazione finanziaria, affermano i deputati.
La relazione, inoltre, chiede strategie nazionali per promuovere il ricambio generazionale, compreso il sostegno finanziario per i trasferimenti dei terreni e la protezione delle pensioni. I Paesi dell'Ue dovrebbero inoltre creare una strumento di facilitazione nella successione delle aziende agricole in grado di fornire orientamenti durante i trasferimenti di aziende agricole da una generazione all'altra.
Per elaborare politiche in linea con le esigenze dei giovani agricoltori, i deputati propongono che la Commissione valuti le esigenze dei giovani agricoltori nella valutazione d'impatto delle nuove politiche.
Formazione e internet nelle zone rurali
I deputati, infine, sottolineano che i giovani agricoltori sono meglio attrezzati per cogliere le opportunità presentate dalle transizioni verde e digitale, in quanto sono più propensi ad applicare nuove tecnologie e implementare pratiche agricole sostenibili, tra le altre. La relazione adottata sottolinea pertanto la necessità di fornire ai giovani agricoltori un accesso a internet affidabile, nonché la formazione sulle competenze digitali, la pianificazione aziendale o le pratiche innovative.
Agia-Cia: "Accolte le nostre istanze"
"Aspettiamo ora il voto in plenaria previsto per il mese prossimo, ma intanto - ha commentato il presidente nazionale di Agia-Cia Enrico Calentini - siamo soddisfatti dell'azione intrapresa ascoltando le nostre istanze e con la volontà concreta di affrontare il disequilibrio tra generazioni, sempre più evidente in agricoltura".
"Servono misure e incentivi molto più consistenti di quelli sin qui messi in campo, a livello europeo e nazionale, per agevolare l'ingresso nel settore" ha continuato Calentini sottolineando come nel confronto affrontato sul tema, sia all'interno dell'Associazione che con le istituzioni, siano emersi in modo evidente gli ostacoli a un nuovo corso per l'agricoltura, tra l'altro chiamata all'innovazione e alla transizione ecologica.
Nelle osservazioni presentate da Agia-Cia, e che sono state accolte, figura l'urgenza di maggiori competenze trasversali e di consulenza specializzata e gratuita, come di infrastrutture, fisiche e digitali, che tolgano dall'isolamento le aree interne; la necessità di diritti di prelazione a favore dei giovani, oltre che di controlli maggiori sui prezzi di vendita e affitto dei terreni, di garanzie d'uso a lungo termine e accesso al credito.
Infine, la proposta di risoluzione degli eurodeputati coglie l'enfasi posta da Agia-Cia sulla necessità di rendere più dignitose le pensioni degli agricoltori anziani, per favorire il processo di ricambio generazionale.
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