Si sta chiudendo con ottimi risultati il primo semestre 2022 di Argea, l'Agenzia Regionale per l'Erogazione degli Aiuti agli agricoltori sardi, Organismo pagatore regionale dei fondi agricoli comunitari. Con le ultime tranche di pagamenti di giugno sono stati liquidati importi per oltre 80,2 milioni di euro a 29.904 beneficiari, così distribuiti: dal Feaga oltre 68 milioni di euro sono andati a 27.550 beneficiari e dal Feasr oltre 12,1 milioni di euro a 2.354 beneficiari. In totale nel corso del 2022 sono stati pagati quasi 177,9 milioni di euro a 89.358 beneficiari. Intanto il Programma di Sviluppo Rurale della Sardegna ha visto assegnarsi sul periodo 2023-2027 qualcosa come 820 milioni di euro.
Solinas su Argea
"Un bilancio più che positivo - commenta il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas - che fa registrare una nuova accelerazione nell'erogazione dei pagamenti ai nostri agricoltori, come già certificato recentemente dall'avanzamento della spesa del Programma di Sviluppo Rurale con il raggiungimento e il superamento già dal maggio scorso degli obiettivi finanziari per l'anno in corso, e che conferma la Sardegna tra le regioni italiane con le migliori performance per la spesa dei fondi comunitari".
"Stiamo effettuando i pagamenti del saldo del 2021 secondo le scadenze previste - sottolinea l'assessora regionale dell'Agricoltura, Gabriella Murgia - e accorciando i tempi delle erogazioni a beneficio delle nostre aziende agropastorali. I numeri dimostrano che, grazie al lavoro fatto in questi ultimi anni, il nostro Organismo pagatore regionale sta operando pienamente ed è in grado di garantire sostegno e dare certezze all'intero comparto".
Psr, 820 milioni fino al 2027
Alla Sardegna andranno 820 milioni di euro per finanziare il Programma di Sviluppo Rurale 2023-2027. Lo comunica l'assessora regionale dell'Agricoltura, Gabriella Murgia, che fa il punto sulla ripartizione dei fondi assegnati alle regioni secondo quanto previsto dall'intesa raggiunta in Conferenza Stato Regioni il 21 giugno scorso.
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"Con il nuovo riparto - spiega l'assessora Murgia - è stata stabilita un'equa suddivisione tra le regioni con l'introduzione di parametri oggettivi che tengono conto delle diverse realtà territoriali. Rispetto a una prima proposta che assegnava alla Sardegna circa 740 milioni di euro siamo riusciti a ottenere maggiori risorse dopo una lunga negoziazione".
La proposta politica di riparto, come si ricorderà, era nata proprio da un ordine del giorno della Regione Sardegna in Commissione Politiche Agricole, votato da tutti gli assessori regionali all'Agricoltura d'Italia.
"Va rappresentato che la dotazione del Feasr a livello europeo si è ridotta e conseguentemente tutti i programmi nazionali e regionali hanno meno risorse a disposizione - ha infine ricordato l'assessora Murgia -. Inoltre la comparazione con la precedente programmazione deve tener conto del fatto che per effetto dello slittamento di un biennio nell'attuazione della nuova programmazione, quella che ora si sta avviando ha una durata di soli cinque anni".