Due progetti imprenditoriali per sostenere l'innovazione del settore tabacchicolo italiano e cercare di ridisegnarne il futuro in un momento di forte crisi per il comparto.

 

È stato questo l'obiettivo di fondo della seconda edizione della Call for Innovation "BeLeaf: Be the Future", il concorso promosso da Philip Morris Italia, insieme all'incubatore di aziende Almacube e alla piattaforma Skipsolabs, finalizzato proprio a sostenere l'innovazione e la transizione ecologica per la tabacchicoltura italiana.

 

Le due startup premiate, selezionate tra decine di altre candidature presentate, puntano a sviluppare l'agricoltura digitale e l'economia circolare nel mondo del tabacco italiano.

 

La prima startup è Finapp, uno spinoff dell'Università di Padova che propone l'installazione di una coppia di sonde Crns - cosimic ray neutron sensing - di nuova generazione che consentono di misurare in tempo reale l'umidità del suolo e il volume di acqua presente nella biomassa delle piante, per permettere una gestione dell'irrigazione più corretta e razionale da parte degli agricoltori, in modo da ottimizzare l'uso dell'acqua stessa. 

 

La seconda è Ch-Bioforce, che prevede la scomposizione delle biomasse e la trasformazione di materiali di scarto in prodotti di alto valore, favorendo lo sviluppo di una economia circolare sostenibile. Il tutto, attraverso l'utilizzo di una tecnologia rivoluzionaria. Un'alternativa rinnovabile e altamente competitiva per sostituire le materie prime di origine fossile. 

 

Soddisfazione è stata ovviamente espressa dagli amministratori delle due startup durante la cerimonia di premiazione che si è tenuta a Perugia il 30 maggio 2022, all'interno dell'evento Agritech Innovation Days.

 

Un evento che ha visto la partecipazione degli esponenti politici della Regione Umbria, oltre a rappresentati delle associazioni di categoria, di Ismea e del parlamento italiano.

 

Un evento in cui si è parlato anche delle prospettive del settore tabacchicolo nazionale anche alla luce della nuova Pac e delle sfide che dovrà affrontare, in particolare in una regione come l'Umbria, dove questa coltivazione ha un peso importante dal punto di vista economico.