L'incarico è stato affidato ad Angelica Catalano, direttore generale per le Dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Toccherà proprio a lei gestire - tra gli altri - il completamento dell'ampliamento delle dighe di Maccheronis, nel nuorese, e di Cumbidanovu.
I lavori delle nove opere hanno un costo stimato complessivo di circa 430,7 milioni di euro e vengono al momento parzialmente finanziate con risorse del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 e della Regione Sardegna, denari che erano rimasti fermi a causa di sia ostacoli di natura burocratica che di eventi avversi verificatisi nei cantieri. Due le opere più importanti: le dighe dei Monti Nieddu, da 270 milioni, e di Cumbidanovu, 114 milioni. L'incarico alla Catalano ha suscitato la presa di posizione positiva del Consorzio di bonifica della Sardegna centrale.
"La presa in carico dei lavori che riguardano le dighe del nostro comprensorio da parte della commissaria Angelica Catalano non può che essere una ottima notizia, per un territorio che da troppi anni è in balia di ritardi burocratici incredibili". È il commento del presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale Ambrogio Guiso che annuncia la ripartenza dei lavori per le dighe di Cumbidanovu e Maccheronis.
"Il territorio ha bisogno di snellire le procedure e di avviare una seria programmazione economica che tenga conto della affidabilità delle infrastrutture - sottolinea Guiso -. E come Consorzio, non possiamo che plaudire alla scelta della personalità che dovrà farsi carico di questo importante compito: la dottoressa Catalano è persona che conosce bene la nostra realtà perché abbiamo già avuto modo di collaborare a livello progettistico".
Il Consorzio di bonifica della Sardegna centrale, per voce del presidente Ambrogio Guiso, esprime quindi soddisfazione per il fatto che, a sovrintendere ai lavori del completamento delle dighe di Cumbidanovu e Maccheronis, sia un funzionario che abbia la capacità di snellire e velocizzare le procedure, che spesso si bloccano negli uffici competenti in attesa delle autorizzazioni necessarie.
"Per quanto riguarda Maccheronis, in territorio di Torpè, qualche giorno fa si è proceduto a fare il precollaudo delle paratoie e funzionano benissimo - spiega Ambrogio Guiso -. Ora si deve procedere alla distruzione della avandiga e alla ricostruzione delle pareti. Lavoro in programma in autunno, quando la stagione irrigua si può dire praticamente terminata. È in sostanza un lavoro di completamento. Per la diga di Cumbidanovu in territorio di Orgosolo l'appalto partirà entro il prossimo autunno. In questi giorni sono in corso dei carotaggi per verificare lo stato dei lavori già fatti: in base al responso che si avrà da queste indagini si saprà già come procedere, sia che il risultato sia positivo sia che sia negativo. In ogni caso si andrà avanti. Oltre a queste due dighe la commissaria Catalano avrà il compito di controllo anche su quella di Petra e Othoni in territorio di Dorgali".