L'Emilia Romagna discute dei progetti per attirare le risorse del Recovery fund e di quali interventi aggiungere nel bilancio del previsione 2021, mentre ha già ottenuto 63 milioni di euro per il triennio 2020-22 per poter indennizzare le aziende colpite dalla cimice asiatica. Tanta liquidità per le imprese del Piemonte, che sono state beneficiarie da inizio anno a fine ottobre del 70% degli anticipi Pac, pari a 112 milioni di euro
 

Emilia Romagna

Cimice asiatica, dal Fondo di solidarietà nazionale 63 milioni all'Emilia Romagna 
Gli agricoltori dell'Emilia Romagna hanno avuto perdite complessive per oltre 112 milioni di euro a causa dalla cimice asiatica. Dopo la firma della scorsa settimana al Mipaaf del decreto ministeriale da 110 milioni di euro complessivi stanziati come fondo di solidarietà nazionale, alla Regione Emilia Romagna sono stati assegnati circa 63 milioni di euro per il triennio 2020-2022, pari a più del 575 di perdite dichiarate. "E' una notizia positiva per le aziende agricole colpite dalla cimice nella nostra Regione - sottolinea l'assessore all'Agricoltura Alessio Mammi - è una boccata d'ossigeno e un aiuto concreto al comparto che da tempo aspettava questi indennizzi, da sommare all'impegno regionale profuso in questi anni per far fronte all'emergenza e al piano di lotta biologica messo in campo dalla Regione con i lanci delle vespe samurai".

Le tranche dei fondi saranno così ripartite in oltre 40 milioni di euro per il 2020, 11,5 milioni per il 2021 e 11,5 milioni nel 2022. "Il prossimo obiettivo - precisa Mammi - è velocizzare il più possibile il pagamento delle risorse alle nostre imprese, ci poniamo come obiettivo la possibilità di indennizzare già a dicembre le prime imprese".

Recovery fund, la Regione indica le proprie priorità 
Innovazione tecnologica, digitalizzazione dei processi produttivi e rafforzamento delle filiere agroalimentari, in particolare ortofrutta, vino e zootecnia. Queste le priorità indicate dall'Emilia Romagna per l'utilizzo delle risorse europee del Recovery fund. Gli 8 miliardi di euro a disposizione dell'agroalimentare italiano nei prossimi anni sono un potente stimolo economico verso un'agricoltura più resiliente. Tra le proposte c'è l'incremento del budget finanziario destinato ai contratti di filiera al fine di una riconversione varietale in campo ortofrutticolo, oltre agli investimenti per l'adattamento al cambiamento climatico e la prevenzione dei danni da calamità. A livello viticolo grande attenzione all'agricoltura di precisione. Per quanto riguarda le dinamiche ambientali si punta infine a una meccanizzazione per un'agricoltura a basso impatto ambientale e la prevenzione del dissesto idrogeologico. In discussione anche la riforma della nuova Pac e il bilancio di previsione 2021 per il settore agricolo. Tra le proposte per il bilancio di previsione potrebbero rientrare uno stanziamento di 1,5 milioni di euro per la barbabietola da zucchero, oltre a risorse aggiuntive per i danni causati degli animali selvatici e interventi per il sostegno al credito alle aziende.
 

Piemonte

Pac, 113 milioni di anticipi nel 2020
113 milioni di euro di anticipi dei pagamenti della Pac 2020. E' l'ammontare di risorse utilizzato dalla Regione per superare la crisi Covid-19 per le aziende del settore agricolo e agroalimentare. Arpea, lAgenzia regionale piemontese per le erogazioni in agricoltura, ha liquidato, dati alla mano di fine ottobre, fino ad anticipi per il 70%, che fanno riferimento alle domande presentate nel 2020, erogando contributi a oltre 23.800 aziende agricole. "Grazie al via libera da Bruxelles abbiamo provveduto subito a liquidare gli anticipi - spiega l'assessore regionale all'Agricoltura Marco Protopapa - l'esigenza primaria era quella di dare liquidità immediata alle nostre imprese agricole, in forte sofferenza e ancora danneggiate dalle conseguenze della seconda ondata Covid-19".