Con la pubblicazione lo scorso 16 aprile da parte di Rete rurale nazionale del report di Agea coordinamento sull'avanzamento della "spesa effettivamente sostenuta al 31 marzo 2020" e "situazione disimpegno automatico Fondo europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale al 31 dicembre 2020", anche il Mezzogiorno d'Italia ricomincia a monitorare la maratona alla spesa dei Programmi di sviluppo rurale 2014-2020.
E si vede subito che lo sforzo da fare in questo 2020, caratterizzato dall'emergenza Covid-19, non sarà da poco. Anche se ci sono già due regioni che hanno raggiunto gli obiettivi di spesa ed un'altra che vi si approssima.

Nel complesso, le "regioni meno sviluppate" – forti di un budget da oltre 7.374, 1 milioni di euro, dei quali più di 4.461,3 milioni in quota Feasr, nel trimestre gennaio – marzo hanno messo a segno oltre di 71,8 milioni di spesa pubblica, così da utilizzare più di 43,4 milioni del Feasr. Ma il risultato fin qui raggiunto è di una spesa complessiva di circa 2.935,6 milioni con un utilizzo del Feasr pari ad oltre 1.763,8 milioni, che rappresenta un avanzamento complessivo della spesa pubblica pari al 39,81% del budget.

Questo non solo significa che devono essere ancora spesi complessivamente oltre 4.438,5 milioni di euro, ma che entro il 31 dicembre 2020 le regioni Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia dovranno spendere circa 863, 4 milioni di euro per non perdere oltre 522,3 milioni di fondi europei per l'agricoltura. Il 39% di questa spesa utile sarà sulle spalle della Puglia, vistosamente in ritardo. A questo elenco manca il Psr Calabria 2014 – 2020, perché il programma calabrese ha centrato l'obiettivo del 100% del target di spesa utile ad impedire il disimpegno automatico proprio nel mese di marzo, con un anticipo di 9 mesi sulla scadenza prevista. Mentre il programma della Puglia si distingue per la spesa pubblica più elevata del trimestre.

Nel Mezzogiorno d'Italia, ci sono anche le "regioni in transizione" segnatamente Molise e Sardegna, che veleggiano in acque più tranquille. Perché il Psr Molise ha centrato in marzo l'obiettivo di spesa assegnato per il 2020, con un avanzamento al 52,49%; e sarà presto seguito dal Psr Sardegna al quale, al 31 marzo, mancano solo 21,4 milioni di spesa pubblica per azzerare il rischio disimpegno automatico del Feasr, obiettivo già raggiunto a questo punto da Calabria e Molise.
Ecco ora una ricognizione ragionata regione per regione.


Regioni meno sviluppate

Basilicata
Il Psr Basilicata, forte di un budget da oltre 671, 3 milioni di euro del quale ben 406,1 milioni di Feasr, ha realizzato nel trimestre considerato quasi 1,4 milioni di euro di spesa pubblica, per un utilizzo del fondo europeo pari a circa 839mila euro e raggiungendo una spesa complessiva di 261,1 milioni. L'avanzamento della spesa pubblica si colloca al 38,9%. E restano da spendere nel complesso quasi 410,2 milioni di euro. 84,6 dei quali vanno rendicontati a Bruxelles entro il 31 dicembre, utilizzando quasi 51,2 milioni di euro del fondo europeo per l'agricoltura, al fine di evitare il disimpegno automatico dei fondi comunitari.

Calabria
Il Psr Calabria, con 1.089,3 milioni di euro di dotazione finanziaria, nella quale il Feasr contribuisce con 659 milioni, tra gennaio e marzo 2020 ha visto una spesa pubblica di 18,8 milioni, con un ricorso al fondo europeo pari ad oltre 11,3 milioni. Il programma calabrese, con oltre 567,6 milioni di spesa complessiva e un utilizzo del Feasr attestato ad oltre 340,1 milioni di euro ha traguardato il 52,11% di avanzamento della spesa. Grazie a questa performance, nel mese di marzo ha azzerato la soglia di disimpegno automatico per il 2020, raggiungendo già il 100% dell'obiettivo di spesa. Il Psr Calabria 2014-2020 può a questo punto puntare ad impiegare i rimanenti 521,6 milioni del budget senza ansie particolari.

Campania
Il Psr Campania, secondo budget d'Italia con 1.812,5 milioni di euro ed una partecipazione del Feasr pari a quasi 1.096,6 milioni, ha realizzato nel trimestre appena trascorso quasi 10,5 milioni di euro di spesa pubblica, pari ad oltre 6,3 milioni di euro in conto Feasr. La spesa complessiva si attesta ora a 726,2 milioni di euro, per un avanzamento di spesa sul budget pari al 40,07% ed un utilizzo del fondo europeo per l'agricoltura di quasi 437 milioni.  E restano da spendere complessivamente ancora 1086,3 milioni. La Campania dovrà rendicontare a Bruxelles a fine 2020 oltre 205,4 milioni di euro di spesa per azzerare la soglia di rischio disimpegno attestata attualmente ad oltre 124,2 milioni del Feasr.

Puglia
Il Psr Puglia ha una dotazione finanziaria di oltre 1.616,7 milioni di euro con un contributo del fondo europeo per l'agricoltura di oltre 978, 1 milioni di euro. E nel trimestre si distingue tra le regioni in ritardo di sviluppo per la maggiore performance di spesa nel trimestre, pari ad oltre 25,7 milioni di euro, dei quali oltre 15,5 in conto Feasr. Il livello complessivo di spesa pubblica si attesta così ad oltre 495 milioni di euro con un utilizzo della quota Feasr pari a quasi 297 milioni. Ma l'avanzamento di spesa del programma è ancora attestato al 30,62%, restando da spendere ben 1121,7 milioni, a causa del ritardo che nello scorso hanno ha impedito il raggiungimento dell'obiettivo di spesa, per altro senza incorrere nella penalità del disimpegno automatico.
Perché la Commissione Ue ha accolto la successiva richiesta di deroga di Regione Puglia per cause di forza maggiore: i ricorsi amministrativi che avevano bloccato la macchina amministrativa. Deroga accolta che però sposta più in alto l'asticella da superare quest'anno: saranno infatti necessari oltre 336,6 milioni di spesa pubblica in 9 mesi per non perdere 203,6 milioni di euro di fondi europei.

Sicilia
Il Psr Sicilia è forte di un budget da oltre 2.184,1 milioni di euro - il più ricco d'Italia - con una partecipazione del Feasr di 1.321,4 milioni e nel trimestre gennaio-marzo ha messo a segno una spesa pubblica da quasi 15,4 milioni, per oltre 9,3 milioni erogata dal fondo europeo per l'agricoltura. Così facendo il programma della Regione Siciliana porta a quota 885,4 milioni la spesa complessiva per un avanzamento del 40,54% e utilizza ben 533,1 milioni di fondi europei. Restano da spendere ancora quasi 1298,7 milioni e per il 31 dicembre occorre rendicontare qualcosa come 236,7 milioni di spesa pubblica per non perderne 143,2 in conto Feasr.


Regioni in transizione

Molise
Anche il Psr Molise, come il programma calabrese, ha ottenuto in marzo l'azzeramento della soglia di disimpegno automatico del Feasr, raggiungendo il 100% dell'obiettivo di spesa per il 2020. E può ordinatamente pensare al futuro forte di numeri di tutto rispetto: 207 milioni e 750 mila euro di budget tondi, una compartecipazione del fondo europeo per l'agricoltura di 99,7 milioni e una spesa pubblica nel trimestre ultimo da 12,8 milioni, basata per quasi 6,2 milioni sul Feasr. La spesa pubblica complessiva si colloca ormai a quasi 108,9 milioni, pari 51,9 milioni di quota Feasr utilizzata, ed un avanzamento di spesa del 52,42%. Restano così da spendere, ma senza problemi di scadenza nel 2020, altri 98,8 milioni.

Sardegna
Il Psr Sardegna, forte di una dotazione finanziaria da 1.291,5 milioni di euro, che vede una partecipazione del Feasr per 619,92 milioni, nel trimestre gennaio-marzo ha conosciuto una spesa pubblica di ben 16,1 milioni dei quali 7,7 in quota Feasr. Con una spesa complessiva a fine marzo di 641,4 milioni ed un utilizzo del fondo europeo per quasi 307 milioni, ha raggiunto un avanzamento di spesa pari al 49,66%. E mantenendo gli attuali ritmi di spesa, il programma è atteso al traguardo dell'azzeramento della soglia di disimpegno automatico in poco più di un mese, visto che per raggiungere il target di spesa 2020 mancano poco più di 21,4 milioni di spesa pubblica dei quali 10,3 in conto Feasr. Così da poter spendere quanto resta nel budget – circa 650 milioni di euro – con relativa tranquillità.

Leggi anche: "Psr Nord, il Coronavirus accelera i pagamenti Psr dei bandi"