Ma uno dei comparti toccati direttamente e immediatamente è stato l'agriturismo, assieme ovviamente a tutto il settore turistico-ricettivo nazionale.
Le disdette stanno arrivando ovunque già da settimane facendo saltare anche le prenotazioni già fissate per le vacanze pasquali, sia da ospiti italiani che stranieri.
Particolarmente colpite le zone che fino a ieri, 9 marzo 2020, costituivano le zone rosse, come la Lombardia e gran parte dell'Emilia Romagna e del Veneto ma non solo.
Secondo un'analisi della Coldiretti di qualche giorno fa, su tutto il territorio nazionale una azienda su quattro ha registrato disdette, ma già dall'inizio dell'emergenza circa il 79% delle strutture ha denunciato un calo del fatturato.
Particolarmente colpite le regioni del Centro Nord, sia per la maggior presenza di contagi sia perché qui si concentrano le regioni più importanti per il numero di attività agrituristiche.
In Emilia Romagna già una settimana fa Gianpietro Bisagni, presidente degli agriturismi associati a Confagricoltura Emilia Romagna, che rappresenta circa la metà delle strutture regionali, dichiarava una cancellazione totale delle prenotazioni.
Situazione simile in Umbria, una delle regioni in cui l'agriturismo ha un ruolo importantissimo nell'economia agricola del territorio dove le disdette sono già arrivate al 100% alcuni giorni fa per quanto riguarda le prenotazioni per Pasqua, secondo la Cia Umbria.
Grave la situazione anche in Toscana dove le cancellazioni per le vacanze pasquali avevano già raggiunto il 70% nei giorni scorsi, secondo la Coldiretti regionale che teme già per un calo del 30% come onda lunga fino all'estate.
Molte aziende stanno anche offrendo la possibilità di spostare la prenotazione ai prossimi mesi per cercare di mantenere e fidelizzare i clienti, ma per ora la situazione resta critica.
Forte da tutte le associazioni di categoria è arrivato l'appello a misure straordinarie per sostenere il settore.
Su questo fronte il governo con il decreto legge n.9 del 2 marzo ha previsto la sospensione di tutti i versamenti contributivi, previdenziali, e dei premi per l'assicurazione obbligatoria per le aziende agrituristiche.
Ora resta solo da sperare che la situazione torni nella normalità il più presto possibile. Per tutti.