Intanto sono otto i Distretti del Cibo siciliani, individuati ed iscritti, grazie ad un provvedimento dell’assessore regionale per l’Agricoltura, Edy Bandiera, nel registro nazionale dei Distretti del Cibo, istituito presso il Mipaaf, che potranno pertanto partecipare al primo bando nazionale messo a punto dal Mipaaf.
Un percorso, quello siciliano, che mediante evidenza pubblica, ha portato dapprima all’individuazione e poi al riconoscimento di queste nuove realtà, che hanno saputo fare rete e fare sistema nel tentativo di sfruttare i fondi nazionali e comunitari per la valorizzazione e promozione del territorio, la tutela dell’ambiente, l’incentivazione alla nascita di nuove realtà produttive, il miglioramento delle produzioni agricole di qualità e la ricettività dei luoghi.
I Distretti riconosciuti dall’assessorato Agricoltura della Regione Siciliana sono:
- Distretto del cibo bio slow pane e olio;
- Distretto del cibo del sud-est siciliano;
- Distretto del cibo del sud est Sicilia Etna Val di Noto;
- Distretto delle filiere e dei territori di Sicilia in rete;
- Distretto del cibo ATS Sikania;
- Distretto del cibo Bio-Mediterraneo;
- Distretto del cibo dei Nebrodi Valdemone;
- Distretto del cibo Born in Sicily Routes - Val di Mazara.
Distretto agrumi Sicilia canta vittoria
“Finalmente, è il caso di dire, il Distretto produttivo Agrumi di Sicilia ha ottenuto il rinnovo del riconoscimento da parte dell’assessorato Attività produttive e non possiamo che essere soddisfatti per lo sblocco delle istanze presentate a suo tempo”. È quanto afferma Federica Argentati, presidente del Distretto produttivo Agrumi di Sicilia.“Cogliamo positivamente – continua Argentati - l’accelerazione che l’assessorato ha impresso negli ultimi mesi all’iter dei Distretti che avevano già presentato richiesta di rinnovo – quello degli Agrumi di Sicilia e quello della Pesca – e delle parole dell’assessore Turano quando afferma di volere ‘lavorare a dare nuova vitalità ai distretti puntando ad una collaborazione più stretta imperniata sulla condivisione delle scelte strategiche regionali in ordine anche alla prossima programmazione comunitaria 2021-2027’.
Una dichiarazione che va nella direzione delle richieste già avanzate più volte dal Distretto produttivo Agrumi di Sicilia che da tempo, anche in vista della nuova Pac, chiede di includere tra i beneficiari dei bandi relativi ai fondi europei anche i Distretti produttivi, sino ad oggi praticamente esclusi dalla possibilità di accedervi”.