Nel complesso, le regioni meno sviluppate – Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia – hanno speso fino al 31 dicembre 2019 oltre 2.861,2 milioni di euro dei quali oltre 1.720,4 in conto Feasr, con un avanzamento della spesa pubblica complessiva pari al 38,80% dei budget, che ammonta complessivamente ad oltre 7.374,1 milioni.
In condizioni ordinare, sono oltre 86 i milioni di euro che dovrebbero finire a disimpegno automatico e distribuiti ai programmi delle regioni più virtuose, e sono tutti soldi del Feasr Puglia, che non ha raggiunto il target di spesa pubblica per oltre 142 milioni. Tutte le altre regioni hanno invece azzerato la soglia di disimpegno automatico.
Emiliano sul mancato raggiungimento del target di spesa
"I dati presentati oggi da Agea sulle risorse erogate dalla Puglia nel 2019 nell’ambito del Psr sono stati già diffusi dalla Regione lo scorso dicembre, a margine della riunione con i tecnici della DG Agri a Bruxelles – ha detto il 3 gennaio il presidente e assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Michele Emiliano, ricordando come - la rendicontazione dei fondi Feasr è chiara e trasparente”.Emiliano – in una nota diffusa alla stampa - ha ricordato: ”Nonostante gli sforzi attuati negli ultimi mesi, con un impegno straordinario di risorse umane, non si è riusciti a raggiungere gli obiettivi prefissati per via, come più volte ribadito, dei numerosi contenzioni amministrativi che hanno di fatto costretto la regione a congelare oltre 300 milioni di euro”.
“Un rallentamento, come già abbiamo chiarito a Bruxelles e di cui siamo certi si terrà conto, che è stato prodotto da cause di forza maggiore e che, pertanto, ci consentirà, come previsto dal Regolamento Ue n. 1303/2013, di ottenere una deroga" ha concluso il presidente pugliese.
La procedura di deroga al disimpegno automatico su Feasr, per ora aperta informalmente da Regione Puglia innanzi alla Dg Agri della Commissione Ue, dovrà essere ufficializzata nelle prossime settimane ai sensi degli articoli 87 e 88 del Regolamento Ue n. 1303/2013, che prevede tale possibilità per liti giudiziarie sull'utilizzo dei fondi e cause di forza maggiore.
Gli obiettivi raggiunti dai Psr delle altre regioni
In Basilicata, dove si erano avvertite delle difficoltà, il Psr è invece riuscito a traguardare al 31 dicembre 2019 i 259,5 milioni di euro di spesa pubblica, con un avanzamento sul budget complessivo pari al 38,66%, performance che ha consentito di portare la percentuale di realizzazione delle spese in conto Feasr degli anni di impegno 2015 + 2016, utili per azzerare la soglia di disimpegno automatico, al 101,9%.La Calabria – già da tempo al sicuro – porta al 31 dicembre scorso la percentuale utile di spesa in conto Feasr al 130,31% , forte di una spesa pubblica da 548,5 milioni ed un avanzamento della spesa del programma orami al 50,36%.
La Campania, che pure il 12 dicembre scorso aveva annunciato l’azzeramento della soglia di disimpegno automatico, raggiungendo il target di spesa del 2019, si porta al 31 dicembre scorso a 714 milioni di euro di spesa pubblica sul Psr, che in termini di avanzamento è pari al 39,45% sul budget ed eleva la percentuale di spesa utile in conto Feasr al 104,19%.
Il Psr Sicilia taglia il traguardo con oltre 869, 4 milioni di spesa pubblica pari ad una avanzamento del 39,81%, e una percentuale di realizzazione delle spese in conto Feasr degli anni di impegno 2015 +2016 pari al 105,10%.
Al sicuro da tempo dal disimpegno automatico delle risorse le due regioni in transizione del Mezzogiorno. Il Psr Molise al 31 dicembre ha portato l’avanzamento della spesa pubblica al 46,09% elevando la percentuale di realizzazione delle spese sul Feasr degli anni di impegno 2015 + 2016 al 120,24%.
Il Psr Sardegna perviene invece al 48,39% di avanzamento della spesa pubblica, portando la spesa utile del Feasr al 126,35%.
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