Nicola Caputo, consigliere delegato all’Agricoltura del presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, ha così commentato l’evento: “La misura 4.1.1 è una delle più importanti e attese del Psr, perché consente l’ammodernamento delle strutture aziendali, rimuovendo gli elementi di debolezza e migliorando le condizioni di redditività e la competitività. Il bando è accompagnato da una dotazione di oltre 64 milioni di euro; sono pervenute oltre 1700 domande di finanziamento”.
Imponente l'overbooking: il numero delle domande ammissibili è pari a 1.079 per un contributo ammesso pari ad oltre 275,1 milioni di euro. Alle prime 231 istanze vanno aiuti per circa 64 milioni. Restano - idonee e non finanziate - ben 847 aziende con progetti per un contributo ammissibile di oltre 211,1 milioni.
Sono in corso di adozione i decreti di assegnazione, per dare la possibilità agli imprenditori di avviare i progetti di investimento: “Un piccolo miracolo reso possibile grazie allo sforzo enorme fatto dall’assessorato e soprattutto dalle strutture provinciali per rispondere al timing che ci eravamo prefissati ed imposto" aggiunge Caputo.
“In queste settimane – spiega ancora Caputo - stiamo dando una accelerazione importante alle istruttorie di tutte le misure del Psr per dare risposte veloci agli operatori agricoli campani. Con la pubblicazione della graduatoria della misura 4.1.1 abbiamo raggiunto un primo importante risultato. Il nostro obiettivo ora, è quello di arrivare, entro la fine di settembre, alla chiusura delle istruttorie relative al Progetto integrato giovani".
Nei prossimi giorni, inoltre dovrebbe esser pronta anche la graduatoria per la tipologia d’intervento 4.2.1 “Trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli nelle aziende agroindustriali”.
“Abbiamo anche avviato il lavoro sulla nuova programmazione, che deve essere in grado di saper leggere le vere esigenze del settore e quindi di sostenerlo con interventi mirati a favorire innanzitutto l’innovazione, le pratiche ambientali corrette, le agevolazioni per i giovani agricoltori, con misure in grado di favorire l’accesso al credito e soprattutto l’accesso alla terra" ha concluso Caputo.
I commenti delle organizzazioni agricole
“Salutiamo con soddisfazione l’annuncio di Caputo – commenta Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania – al quale va il plauso per l’accelerazione che ha saputo imprimere alle procedure e al funzionamento della macchina amministrativa dell’assessorato all’Agricoltura. Si tratta di una misura consistente, su cui sono stati presentati da quasi un anno oltre 1.800 progetti. A seconda del tipo di investimento richiesto, i finanziamenti a fondo perduto variano dal 50 fino al 90%. Se consideriamo che stiamo parlando di investimenti produttivi, ovvero che migliorano le performance delle imprese agricole, si comprende bene il valore che ha questa misura contiene. Recentemente, le anticipazioni sul rapporto Svimez hanno confermato che l’agricoltura in Campania è uno dei pochi settori con il segno positivo, con una crescita dell’1,1% nel 2018. Ciò significa che ogni euro investito in agricoltura produce crescita per l’economia, occupazione, salvaguardia del territorio, benessere per i cittadini grazie alla produzione di cibo di qualità”.Anche Confagricoltura Campania plaude all'iniziativa. Ma resta sul tavolo la questione dei pagamenti per il Psr Campania 2014-2020 che sull’ultima tornata di bandi delle tipologie d’intervento 4.1.1 “Investimenti nelle aziende agricole” e 4.1.2 “Investimenti per il ricambio generazionale nelle aziende agricole”, vede molte domande idonee non finanziate.
Su tanto Fabrizio Marzano, presidente dell'organizzazione, afferma: ”Visto che l’approvazione della nuova Pac si allontana, e che il contingentamento degli aiuti potrebbe portare in futuro ad una diluizione dei pagamenti sul Psr nel tempo, cosa che potrebbe rallentare i programmi di investimento degli agricoltori che faranno richiesta di cofinanziamento sulle misure strutturali, Confagricoltura Campania chiede con forza all’assessorato regionale all’Agricoltura un’accelerazione delle dinamiche di spesa sulle misure a investimento a partire dalle domande già recentemente approvate e i cui progetti sono stati ritenuti idonei, trovando risorse anche per tutte le numerose domande in overbooking.”