L'Anicav sta sviluppando a partire da questi giorni un'intensa attività di promozione del pomodoro italiano negli Stati Uniti, da New York a Chicago e fino ad Orlando, in Florida. Un mercato dove nel 2018 l'export italiano di oro rosso è cresciuto del 5,4% e che si conferma il principale sbocco per le esportazioni delle aziende del comparto con il 6% del totale delle vendite dirette oltreoceano.
 
L'Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali, nell'ambito del progetto di promozione del pomodoro finanziato dall'Unione europea a valere sul Regolamento Ue 1144/2014, dopo la positiva accoglienza in Asia, si prepara a promuovere il pomodoro da industria italiano sul mercato statunitense, il primo sbocco delle aziende del comparto.

Nel 2018 le esportazioni verso gli Usa, che rappresentano il 6% del totale export, hanno fatto registrare un aumento del 5,4% in volume e del 3,1% in valore. Il primo appuntamento si conclude a New York oggi ed è iniziato il 23 giugno, nell'ambito del Summer fancy food. Lo stand Anicav è stato e sarà ancora per oggi il palcoscenico di una serie di cooking session con protagonista il pomodoro che mostreranno a visitatori, buyer e media la versatilità di un prodotto simbolo del made in Italy.

E' iniziata il 21 giugno e si protrarrà fino a giovedì 27 una settimana di degustazione in quattro rinomati ristoranti newyorkesi che ogni giorno proporranno ai propri clienti menu special a base di pomodoro. Da oggi e fino al 1° luglio anche a Chicago sarà possibile degustare piatti con il pomodoro in ristoranti appositamente selezionati. 

La trasferta americana del pomodoro si concluderà ad Orlando, in Florida, dove, dal 4 all'8 agosto, sarà protagonista dell'evento annuale organizzato dall'American culinary Federation, la più grande organizzazione di chef professionisti del Nord America.

"Obiettivo del programma promozionale - dichiara il direttore generale di Anicav, Giovanni De Angelis – è quello di far conoscere ai consumatori americani le caratteristiche uniche del pomodoro italiano esaltandone la qualità, il gusto, la versatilità, la sicurezza e l'origine, e di valorizzare i nostri prodotti in un mercato maturo dove è ancora forte il problema dell'italian sounding che danneggia le nostre produzioni e ci sottrae risorse economiche".