Due esempi arrivano dall'Emilia Romagna, guidati dal delegato regionale dei giovani Coldiretti, Andrea Degli Esposti. Gloria Merli di Marano di Ziano (Piacenza) ha portato dalle Ande l'alpaca, un camelide che produce lana anallergica perché priva di lanolina, mentre Angelica Monti di Riolo Terme (Ravenna) ha presentato un sistema di controllo delle bovine della sua stalla attraverso lo smartphone.
Gloria Merli produce guanti,sciarpe e maglioni in lana anallergica
Angelica Monti controlla la stalla dallo smartphone
Veronica Barbati è la nuova delegata
In occasione dell'assemblea, Veronica Barbati è stata eletta nuova delegata di Coldiretti giovani impresa, e raccoglie così il testimone di Maria Letizia Gardoni, ora presidente della Coldiretti Marche e componente della Giunta nazionale. Trent'anni, campana di Avellino, laureata in Economia e gestione dei servizi turistici, Veronica dal 2010 è titolare di un'azienda a Roccabascerana, in provincia di Avellino. Nell'ottica della multifunzionalità, nella sua azienda oltre all'agriturismo è presente un caseificio aziendale per la trasformazione del latte prodotto, una macelleria agricola, un laboratorio per la produzione di confetture e ortaggi sott'olio e, infine, una cantina dove trasforma le proprie uve in vino e organizza degustazioni.I giovani italiani che creano lavoro
Il ritorno alla terra ha portato 35mila giovani under 40 a presentare domanda per l'insediamento in agricoltura ma ben due richieste su tre (66%) non sono state accolte a causa di errori di programmazione delle amministrazioni regionali - si legge in una nota di Coldiretti - che hanno portato ad una insufficiente assegnazione di risorse per i giovani nei Piani di sviluppo rurale (Psr), oltre al rischio concreto di restituzione dei fondi disponibili a Bruxelles. E' quanto emerso dallo studio di Coldiretti intitolato “I giovani italiani che creano lavoro”, presentato in occasione dell'assemblea.Dallo stato di attuazione dei Psr aggiornato al 1 gennaio 2019 - continua la nota- risulta che l'utilizzo delle risorse comunitarie relativo al periodo 2014-2020 è stato pari ad appena il 29% del totale, un ritardo evidente che rischia di togliere all'Italia stanziamenti importanti per la crescita.
"Occorre creare le condizioni per realizzare il sogno imprenditoriale di una parte importante della nostra generazione che mai come adesso vuole investire il proprio futuro nelle campagne - ha affermato la neoeletta Barbati - abbiamo un patrimonio immenso da difendere e far crescere".
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Fonte: Agronotizie